A Bad Day: l’essenza imperfetta di Flawed
A Bad Day è il nuovo progetto artistico delle due attuali chitarre dei Massimo Volume: l’inossidabile Egle Sommacal, pilastro della band, e la più recente componente, Sara Ardizzoni.
Attraverso l’uso degli effetti, evitano deliberatamente loop, computer e campioni elettronici, dando vita a composizioni che si liberano da schemi rigidi. Questa scelta permette di offrire un’esperienza di ascolto più organica e autentica.
Il loro album d’esordio, Flawed, è un’opera priva di sovraincisioni e artifici di produzione; si compone esclusivamente di due linee di chitarra che si intrecciano in modo armonico, creando paesaggi sonori complessi e dinamici. Ogni nota riflette la loro incessante ricerca di un suono genuino e sfaccettato, portando l’ascoltatore in un viaggio emozionante e coinvolgente.
Il risultato è un vero e proprio caleidoscopio sonoro, dove le chitarre si trasformano in strumenti inaspettati, tanto da farci dubitare che il loro suono provenga effettivamente da due sole chitarre elettriche. Questa fusione creativa di timbri e stili sorprende e affascina, regalando un’esperienza musicale straordinaria e innovativa.
Nei brani come Not in the Light, Not in the Darkness e What They Sing, le due chitarre si intrecciano in modo straordinario, catturando pienamente la libertà espressiva del duo. Il suono si espande, le pulsazioni si trasformano, e le note si disperdono e si ricompattano, dando vita a paesaggi sonori di intensa suggestione, quasi cinematografica.
Un’esperienza di incastri sonori incantevoli, come quella offerta da My World Is Disappearing, un brano che si distingue per la sua magnificenza multistrato. Questo pezzo affascinante si dipana in toni vividi e colori sgargianti, mentre i due musicisti tessono arpeggi circolari che danzano in perfetta armonia. Un vero e proprio viaggio musicale che cattura i sensi e invita ad esplorare un mondo sonoro straordinario.
Flawed è un’esperienza sonora straordinaria che esplora le infinite possibilità espressive della chitarra. Non esiste una brutta giornata quando si è accompagnati da buona musica che ha il potere di rendere ogni istante indimenticabile.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.