2Moellers ti dà una scossa
A distanza di oltre due anni dall’uscita del disco d’esordio Discombobulated, Sandro Moeller aka 2Moellers torna in scena con un nuovo album, Kill Your Dreams, pubblicato il 2 dicembre 2022.
Un viaggio all’insegna dell’elettronica tra dance, Idm, ambient, techno, house e r’n’b con 2Moellers portavoce di un messaggio molto chiaro e potente: «uccidi i tuoi sogni… non per cedere all’apatia, ma al contrario per darsi una “scossa”, per renderli fatti concreti; non sognare di fare una cosa, falla e basta!».
Le dieci tracce di KYD caratterizzate da un sound pulito sono un mix di synth, loop e samples tagliati che compongono un album variegato e particolare, masterizzato totalmente in cuffia dallo stesso Moeller.
Ad aprire le danze ci pensa l’elettronica mitteleuropea della title track con la sua atmosfera distesa, tra cascate sinuose di sintetizzatori e ritmi ossessivi che conducono a una distesa di melodie sospese che ricordano piacevolmente la musica dei Moderat.
A seguire Feel The Rain è un paesaggio atmosferico che porta in pista i contrasti di un brano synth-pop: nasce un incontro ideale tra la rilassatezza quasi chill-out con l’eterea eleganza del cantato che fanno di questa canzone sincera e misteriosa una delle migliori produzioni del disco.
Le ritmiche serrate con tanto di clap pitchato e l’uso massiccio dei bassi conducono l’ascoltatore nello scenario cinematico di In My Heart, una produzione Idm nettamente più spinta e veloce. Con High l’atmosfera si fa frizzante: un giro di chitarra alla Cure, una ritmica minimale e trame trip hop fanno di questo brano un mix seducente e ben riuscito in grado di travalicare i confini dei generi.
L’ispirato ritorno di 2Moellers riporta tutti in pista, spiazzando ad ogni ascolto e lasciando intravedere nuovi orizzonti per il futuro del nostro. Gli amanti della club culture non potranno fare a meno di innamorarsi di un disco come questo.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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