9cento9: come è profondo il mare…
Marco Milanesio è attivo nell’ambiente della musica indipendente da quasi quarant’anni ricoprendo diversi ruoli: dal musicista al sound engineer, dalla post-produzione al mixing. 9cento9 è la sua rappresentazione più sperimentale, un progetto di matrice elettronica attraverso il quale il nostro esprime attraverso i suoni la sua sensibilità realizzando ambienti sonori dal forte potere evocativo.
Con lo stesso intento nasce Come il mare dentro, ultimo lavoro di 9cento9 pubblicato da EEEE. L’album esprime la mancanza e la lontananza di Milanesio dal mare che non vede da tre anni, lo immagina come un luogo ed uno stato a lui lontano.
In maniera personale salifica il proprio organismo alla ricerca di un mare interiore. I suoni sembrano essere proiezioni di un ricordo, segnali di un sogno, ottiche sfalsate da riflessi, panorami, orizzonti, per questo motivo risultano cupi, carichi di una forza ammaliatrice.
9cento9 scolpisce trame immaginifiche con modulazioni sinuose, realizzando un effetto simile alle onde del mare che vanno a sbattere sugli scogli, con gli stessi movimenti increspati utilizzati per creare movimento come nel caso di Orizzonte, la traccia di apertura. Modellando il tessuto sonoro con basse frequenze e tattili risonanze, Milanesio crea una sensazione di straniamento per un inizio di un itinerario emozionale intenso.
Se la prima tappa verso il mare si manifestava come una sinfonia ambient, la successiva Il moto lento è un vivido paesaggio sonoro dal lento sviluppo.
L’inizio intriso di malinconia cede il passo a oscillazioni e pulsazioni, elementi cardine di un’elettronica tesa che va aumentando d’intensità, diventando sul finale ancora più incisiva a livello espressivo.
Si cambia registro con Ombre e riflessi, suoni onirici e meditativi fluiscono esaltati dal prezioso contributo delle pulsazioni connettendo modulazioni sintetiche e suono acustico.
9cento9 propone nove ambienti studiati nei minimi dettagli, accuratamente costruiti, che mettono in mostra la sua dimestichezza nel sapere stratificare i vari elementi al fine di creare soundscape intimi e viscerali.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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