Il futuro incontra gli anni Novanta
Nuovo Ep per Aaron Spectre aka Drumcorps. Rilasciato il 28 febbraio 2020 da Jahmoni Music, Computorr porta l’estetica glitch nel nuovo decennio. Quattro tracce tra jungle, breakbecore, drum and bass, attitudine punk e gran uso dei campionamenti, tutte incentrate sulla distopia digitale.
L’energia della drum and bass al servizio della title track: grande attenzione per la parte ritmica da parte di Spectre, breakbeat concisi, voci campionate e un magistrale uso delle pause. Bassi potenti per il produttore originario di Boston, ma attualmente residente a Ginevra (Svizzera), ritmi frenetici al servizio della sua musica caotica. Campioni vocali impreziosiscono la violenta Killasound, un intermezzo reggae adatto a farci rifiatare e via di nuovo sotto con basso e batteria senza tregua, la giusta traccia per far muovere il corpo.
War Feeds Itself parte in divenire, lenta, in un crescendo che esplode in un breakbeat violento fino a diventare sincopato e malato. Nelle parti ritmiche si sente l’esperienza maturata dietro le pelli di band hardcore e la crudezza di un sound che solo attraverso esperienze D.I.Y hanno sviluppato il sound abrasivo e crudo di Spectre.
L’Ep si conclude con la drum and bass che incontra le chitarre taglienti in InMyEyeees, come se gli Atari Teenage Riot incontrassero i Refused; quello che ne viene fuori è una bomba sonora tra urla, batterie sparate a mille e violenza digitale: il sunto perfetto del manifesto sonoro di Aaron Spectre.
La grafica di questo Ep è stata realizzata dallo stesso Aaron, utilizzando sintetizzatori video analogici e vecchi televisori CRT, poiché il mezzo è il messaggio. Dj, producer e qualche volta chitarrista, Aaron Spectre continua con Computorr a esplorare la fragile interazione tra umanità e tecnologia, dando ad un mix di generi, spesso di nicchia e un po’ datati, nuova linfa e nuova freschezza.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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