La stregoneria degli Abraham Fogg
Dopo l’uscita dell’Ep Metamorphosis, il duo Abraham Fogg pubblica il 3 dicembre 2021 il primo Lp Blåkulla, ispirato alle leggende delle streghe. L’album prende il nome da una mitica isola del Nord Europa dove, ogni anno, il Diavolo riunisce le streghe per celebrare il Sabat.
I due artisti audiovisivi Charles-Edouard Dangelser e Grégoire Vaillant creano paesaggi sonori infernali, duri e freddi, all’insegna di una natura selvaggia, diavoli e streghe, rituali spaventosi e pratiche allucinatorie al limite della psichedelia.
Tredici nuovi capitoli tra techno, darkwave ed elettronica dalle atmosfere oscure, la colonna sonora di una messa pagana moderna nella quale le immagini e i suoni hanno lo stesso peso.
Dopo l’intro di The Circle nel quale i sintetizzatori rumorosi vengono affiancati dagli archi per dare epicità al brano, Le Voldes Sorcières si apre ad un suono ibrido al confine tra neoclassicismo ed elettronica nel quale il duo accosta il calore degli archi ad un battito elettronico.
Di contro The Devil’s Appearance è basata su bordoni di sintetizzatori industriali che danno un incedere minaccioso al brano. Una campitura elettronica sporcata dalle sfumature classiche degli archi utilizzati per creare una trama cinematografica ricca di suspense.
Money, il singolo che ha anticipato l’uscita dell’album, è un brano dinamico dai suoni abrasivi, un mix di toni cupi darkwave, pennellate melodiche di synthwavesintetizzatori vibranti e pulsazioni metalliche, tra le trame più complesse ed articolate di Blåkulla. In The Magician il duo crea un sound anti-convenzionale nel quale le note pizzicate del violoncello si trasformano in un carillon digitale spettrale che vanno a contrastare il suono morbido del pino, l’undicesima traccia mette in luce la varietà di colpi che gli Abraham Fogg hanno nella loro faretra.
In chiusura The Darkside Of Love con la sua atmosfera minacciosa e sinistra pone fine ad un album in grado di assorbire lo spirito dei film horror e riprodurlo nelle trame desolanti della sua musica.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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