Abraham Fogg tra violoncello e texture elettroniche
Dalla capacità di Grégoire Vaillant & Charles-Edouard Dangelser di far convivere mondi diversi, di unire la potenza dell’elettronica con l’eleganza e la raffinatezza della musica classica contemporanea, nasce Abraham Fogg.
Al debutto con l’Ep Metamorphosis, il duo francese si presenta con un lavoro dalle tinte fosche, archi frenetici e atmosfere da riti pagani per un’elettronica personale e narrativa.
In uscita il 21 maggio in vinile e digitale, l’Ep è un mix di musica classica ed elettronica per un progetto audiovisivo che flirta tanto con l’electro e la techno di stampo Warp quanto con il clima mistico e arioso di un Arvo Pärt.
Jazz, elettronica e musica per film horror convivono nelle opere del pluripremiato duo protagonista di esibizioni dal vivo che li ha visti coinvolti “in una cornice di fumo, LED, schermi e immagini intense, apparizioni spettrali e suoni spazializzati”.
La prima traccia, Le Vol Des Sorcières, è un incontro tra elementi organici e sintetici: bassi profondi e aggressivi, ritmi instabili convivono con archi spettrali. Le incessanti pulsazioni elettroniche rendono ballabile un brano di musica classica contemporanea caratterizzato da austere folate di violoncello. Una composizione ricca di sfumature dalle partiture ariose e dalla grande potenza emotiva.
Segue Medicine Brothers, più contemplativa rispetto alla traccia precedente. Un inizio morbido, dalla spiccata sensibilità, trova nell’arpeggiatore un imponente tema melodico. Lentamente il brano si scompone in diverse linee di sintetizzatore che formano una trama densa. Cassa dritta, vibrazioni intense e una forma ritmica essenziale per un’atmosfera notturna e goticheggiante.
Metamorphosis riesce ad unire nello stesso brano l’elettronica e il neoclassicismo con un linguaggio cinematografico e oscuro, allo stesso tempo ipnotico e romantico. Gli Abraham Fogg si candidano come uno dei gruppi più interessanti degli ultimi mesi grazie alla loro capacità di far vivere insieme sonorità organiche contaminate dall’elettronica.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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