Indagare il suono per gli Abstract Nympho
Il progetto Abstract Nympho è la nuova creatura del poliedrico e prolifico Ghazi Barakat aka PharoahChromium (Rauschpfeif /Electric Wind Instrument) condiviso con l’artista di origini palestinesi Rahel Pressier (Voce/Tromba/interventi Noise).
Static è il loro primo Ep pubblicato il 15 giugno 2019.
Il rumore si fonde con la psichedelica, il noise incontra il pop, è con questo presupposto che nasce il duo, sono utilizzati strumenti a fiato, sintetizzatori, feedback per ottenere una miscela a volte sognante, a volte cupa e pop con momenti in cui la spoken word flerta con il coas dell’avanguardia.
Cinque le tracce che compongono l’Ep a partire da Silver Machine, cover degli silver machine Hawkwind, il gruppo del compianto LemmyKilmister. La traccia viene completamente stravolta dal duo che crea un alone mistico, frequenze aliene e disturbanti create con l’ausilio del rauschpfeife sulle quali si appoggia la voce di Rahel ricca di pathos. L’influenza del kraut rock viene assorbita dalle melodie ancestrali che si fondono con il lato avanguardistico della traccia.
Il lato cupo del duo si manifesta con Was warst Du: Rahel dà il meglio di sé in uno spoken word mantrico che si sposa meravigliosamente con i suoni lancinanti creati da Barakat. Allo scorrere della traccia l’intensità cresce e con essa i disturbi sintetici che ne genera.
Segue Baby Alone In Babylon di Gainsbourg e Brahms, una nenia spettrale e acida, frutto della poetica ricercata del duo, in cui la voce di Rahel viene sporcata dal noise, la tromba dissonante interviene per congiungere la terza traccia con l’intermezzo Japanese double suicide.
Delirium, posta in chiusura di Static, pone la parola fine all’Ep. Continua sulla scia della spoken word con note dissonanti, immaginatevi i Dalek che suonano sotto effetto di un acido, quello che ne viene fuori è il viaggio che il duo ci fa intraprendere con la loro musica.
Ricongiungere corpo e mente insieme e farlo con la musica, quella più abrasiva, acida e cupa, è questo quello che vi aspetta ascoltando Static, un lavoro che mette subito in chiaro la strada intrapresa dagli Abstract Nympho.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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