Take It From the Dead: attitudine firmata Acid Dad
Se è vero che nel 2021 è stato detto e suonato ormai quasi tutto e difficilmente ci potranno essere innovazioni radicali nel mondo della musica, va anche sottolineata l’esistenza di gruppi capaci di trovare una propria identità pur non inventando nulla.
Ed è proprio il caso degli Acid Dad, che nel 2018 esordirono con un album omonimo a metà fra garage rock e psychedelic rock e, nonostante gli evidenti richiami ai gruppi cardine di quelle sonorità, hanno mostrato un’evidente e spiccata personalità.
Se il debutto, però, suonava ancora abbastanza acerbo, con il secondo album, Take It From the Dead, in uscita il 16 luglio 2021 per Greenway Records, cambiano non solo le carte in tavola ma anche l’approccio musicale, decisamente più orientato verso noise pop, neo-psychedelia e power pop con echi jangle.
Impossibile non pensare ai Jesus and Mary Chain nella traccia d’apertura Searchin’, ma gli Acid Dad non attingono solo da loro: fra le sonorità degli Yo La Tengo e riverberi anni ’90 c’è spazio anche per la psichedelia del nuovo millennio, come testimonia BBQ.
Fortunatamente il gruppo non si limita a mettere in scena un calderone ricco di svariate influenze e non mancano momenti in cui si avverte pienamente l’identità dei newyorkesi, come nella cavalcata noise RC Driver o nel vortice sonoro senza respiro di Good Time.
2 Face è un nuovo tuffo nel passato, un brano che farà contenti sia i nostalgici delle sonorità nineties sia le nuove generazioni in modalità revival. Chiude Djembe, un lungo sogno etereo che si trasforma in un climax rumoroso, dove i riverberi fanno spazio alle distorsioni.
Take It From the Dead è un album che va necessariamente valutato, come tanti, tenendo presente le premesse iniziali: chi cerca un’innovazione, un miracolo, una svolta nell’attuale panorama musicale, rimarrà deluso. Per tutti gli altri, per quelli che apprezzano la genuinità e l’attitudine con cui gli Acid Dad si approcciano alla musica, sarà un ascolto più che gradito.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
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