ACT!: colonne sonore per i filtri Snapchat
Il produttore e musicista canadese David Psutka (già Egyptrixx e Ceramic TL) firma il progetto ‘Grey Matter AR’ Snapchat Compositions [100] col moniker di ACT!. Le quattro tracce, pubblicate il 22 gennaio 2020 da Halocline Trance, accompagnano la creazione di una serie di filtri Snapchat (Grey Matter AR) creati dal visual artist e docente universitario Karen Vanderborght.
I due artisti esplorano il potenziale poetico ed esistenziale dell’AR (Augmented Reality) e dei social media, proponendo i selfie come specchi autoriflettenti consapevoli della saggezza dei nostri anziani.
Partendo da Section 1 (1-20) si sviluppa il suono immaginario, ipnagogico e sci-fi di ACT!, un deforme mantra carico di bleep, un tortuoso binomio di suoni-rumori compone la fitta trama digitale della prima traccia. Section 2 (21-40) è una composizione liquida e luccicante con la quale Psutka si supera andando a pescare tra le sonorità new age rielaborandole al fine di renderle futuristiche.
Elettronica ritmica e synth analogici per Section 3 (41-60) che produce una traccia personalissima in grado di mettere insieme mondi sonori differenti come la psichedelica e le sonorità estatiche per dar vita ad una traccia dal suono fisico. Suggestioni orientali per Section 4 (61-80), una miscela di glitch, pianoforte e voci campionate s’incastrano con un’elettronica moderna. Tra le cinque risulta sicuramente il brano più fruibile, sospeso tra suoni astratti e impalpabili.
Ultima delle cinque, Section 5 (81-100), gioca di contrasti: da un lato la musica viene destrutturata utilizzando glitch spigolosi mentre dall’altra le note soavi del piano fanno dell’ultima produzione un brano scintillante.
Le cento colonne sonore (una per ogni filtro Snapchat) indagano sul significato di invecchiare e lo fanno sfruttando la realtà aumentata. ‘Grey Matter AR’ SnapchatCompositions [100] si rivela un progetto azzeccato nel quale la componente audio si muove di pari passo con quella video, assumendo così le sembianze di un contesto fortemente attuale.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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