Adrian Corker: lo spazio utilizzato come materiale compositivo
A nove anni di distanza dall’uscita dell’ultimo suo album solista, il compositore e musicista londinese Adrian Corker è tornato con un nuovo album, Since It Turned Out Something Else, realizzato con la collaborazione della violinista Aisha Orazbayeva, del Ligeti Quartet, dell’artista del suono Takuma Watanabe, del batterista Tatsuhisa Yamamoto, oltre al leggendario compositore Chris Watson.
Pubblicato da SN Variations, Since It Turned Out Something Else è formato da otto composizioni che si pongono a metà strada tra l’elettroacustica e la musica acustica: un lavoro attraverso il quale il nostro indaga il rapporto mutevole tra il materiale fisico e lo spazio, utilizzando gli ambienti come materiale compositivo.
La prima traccia dell’album Various Metrics è divisa in due parti. Various Metrics I è un brano ricco di riverbero avvolto da un’atmosfera spettrale, realizzato da Corker accostando le registrazioni del Ligeti Quartet ad un Minimoog con il pianoforte rallentato su nastro prima di rompersi in una foschia orchestrale elettroacustica.
Ne viene fuori una composizione per orchestra macchiata di crepitii e scricchiolii in modo da far sentire l’ascoltatore immedesimato nell’ambiente e allo stesso tempo creare un paesaggio evocativo.
La seconda parte, Various Metrics (Nla) II, vede il violino di Aisha Orazbayeva, registrato su acetato, trasformarsi in uno strumento a percussione, poggiato sui sub-bassi crea lo sfondo della narrazione guidata dalla voce stratificata di Josephine Stephenson. Un brano influenzato dal mondo delle colonne sonore, più meditativa rispetto alla prima parte, con Corker che dà ai suoni una parvenza visiva in grado di dare alla traccia un carattere immaginifico.
Adjacencies è una traccia di rumore bianco, una composizione per un ensemble di archi accompagnata da una drum machine per uno dei momenti più freddi e ostici di tutto il disco.
In Short and Longer Corker decostruisce le percussioni utilizzando il nastro magnetico per ottenere dei frammenti sonori ipnotici tanto da lasciare l’ascoltatore sospeso a mezz’aria.
Since It Turned Out Something Else segna il gradito ritorno di Adrian Corker, un buon lavoro, mosso da una interessante ricerca sonora per un musicista che non ha certo bisogno di presentazioni.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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