Adriano Zanni: suoni, immagini e memorie di una Ravenna industriale
Dopo quasi quattro anni di silenzio, il motore di Boring Machine torna a rombare con la pubblicazione di Sequenze di Fabbrica di Adriano Zanni. Questa opera unica nel suo genere include un libro fotografico di 140 pagine, un disco in vinile 10″ in edizione limitata, una t-shirt e un mazzo di carte da poker personalizzate.
Il libro fotografico si concentra sulla realtà industriale del petrolchimico ravennate, un tempo noto come ANIC. Accanto a esso, l’album composto da quattro tracce di ambient cupo, field recordings e spezzoni del film Il Deserto Rosso funge da colonna sonora a questo scenario.
Zanni ha trascorso gli ultimi 25 anni vivendo, lavorando e camminando in questi luoghi, documentando visivamente e sonoramente l’imponente presenza di strutture semi-aliene che circondano la città e si affacciano sul Mar Adriatico. Giganteschi tubi, vapori, cemento e acciaio, insieme a navi che penetrano nella darsena per alimentare il vorace impianto, costituiscono un paesaggio che racconta l’interazione tra l’uomo e l’industria.
Le voci campionate dal film, insieme a modulazioni sintetiche e droni asfissianti, creano una struttura narrativa enigmatica. La traccia che dà il titolo all’album rappresenta un esempio calzante di come, attraverso flussi sonori inquieti e riverberi cavernosi, Zanni riesca a dar vita a un’atmosfera opprimente e soffocante, mantenendo, allo stesso tempo, il carattere solido e monolitico della composizione.
Ancora, in Voleva Tutto, l’atmosfera inquietante del brano è permeata da rumori che si intrecciano con field recording e nastri modulati, creando nella mente dell’ascoltatore immagini e memorie di un paesaggio industriale, ricco di sfumature di grigio.
Si conclude questo viaggio nella Ravenna industriale con Il fumo giallo, un’esperienza sonora caratterizzata da suoni dilatati e texture organiche. Si tratta di una leggera brezza di detriti sonori che, lentamente, si trasforma in una tempesta di droni stratificati, pronti a trascinare con sé un vorticoso assortimento di ricordi.
Non è certo un mistero la straordinaria capacità di Adriano Zanni di catturare, attraverso la musica, il rumore di fondo di una provincia infinita. Sequenze di Fabbrica è un viaggio che unisce suoni e immagini, offrendo una testimonianza di un ambiente inquieto. Le incursioni sonore si snodano in tratti oscuri e cavernosi, rivelando con cura il seducente mistero che questi spazi custodiscono.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.