Aint About Me: potere alla parola
Dare importanza alle parole, coglierne il senso profondo e usarle nel modo giusto. Quanto peso può avere una parola? Spesso ne dimentichiamo il suo valore, che la si usi come arma tagliente, come cura o conforto, o con lo scopo di lanciare un messaggio o comunicare un pensiero. Lo sa bene Lukasz Polowczyk.
L’artista tedesco, già noto come RQM, ha dato vita ad un nuovo progetto nel quale le parole vengono prima della musica.
Aint About Me vede Polowczyk nelle vesti di narratore di poesie astratte, accompagnato dalle strumentali del produttore e polistrumentista Jan Wagner. Liriche acide che sanno di sangue, sudore e lacrime prendono forma nelle 12 tracce dell’album di debutto. L’omonimo Aint About Me, pubblicato il 22 novembre 2020, flirta col jazz, con droni elettronici e con tappeti sintetici in modo da esaltare la performance vocale.
L’album si apre con la mantrica Watching Kali Sashay With My Arm In Her Jaw Locked. Le parole aspre trovano terreno fertile sulla base cupa, una trama sonora realizzata intrecciando i suoni del sax con i sintetizzatori. In The Self As A Matrix Of Desires Lukasz parla della vita tra le nuvole e lo fa coadiuvato da una morbida strumentale, uno spettro sonoro frutto degli arpeggiatori di Jan.Watch My HandsAs I Pocket The Blues YouSeeNothing si muove su un’aria jazz: i fiati s’incastrano con le modulazioni elettroniche dando vita ad una calda strumentale sulla quale si poggiano le liriche poetiche di Polowczyk.
Sinistra e inquietante, Writing Words Is Like Throwing Stones At The Sun è pervasa dal senso di paura che stiamo vivendo in questi mesi, un’atmosfera pesante sottolineata dai droni elettronici sottili. Atmosfera che diventa tesa e claustrofobica con i versi politici di Police Precincts Up In Flames Like Sageprovesit 100% che descrive la brutalità della polizia accompagnata da un tessuto sonoro industriale. Arriviamo alla fine del flusso narrativo parlando d’amore in Let’s Kiss And Forget.
Consigliato ai fan di Kate Tempest, Gil Scott Heron, Saul Williams e Laurie Anderson, Aint About Me è un progetto ambizioso, una riflessione su una società ipermoderna, un interrogativo sui tempi bui contemporanei. Dodici tracce che si lasciano ascoltare con piacere alle quali non basta un ascolto fugace. Dedicate la giusta attenzione ai testi, ne sarete ripagati.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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