La ricerca sonora di AKE
I Remember The Trees è il seguito per AKE dell’Ep A New Father (SØVN Records), pubblicato il 24 maggio via TRST Records in formato CD / Tape e digitale.
Elia Pellegrino, già membro della formazione torinese dei Pugile, naviga tra IDM e glitch soundscapes, realizzando brani spezzati composti da synth e arpeggiatori, trovando nell’elettronica la sua dimensione.
“AKE incarna la necessità di avere un alter ego creativo, qualcosa con una forma e un’identità indipendenti: il suo nome è un acronimo grafico del mio nome, perché mi è piaciuta l’idea di avere un forte legame con questa nuova creatura, dopo tutto” ha dichiarato Elia.
Una melodia eterea, figlia dei Boards Of Canada, si propaga dalla prima traccia Polvere. Droni creati dalla sintesi granulare rendono la produzione spigolosa e pervasa da un alone di mistero, il tutto svolgendo un compito di sottrazione, cercando di ottenere una composizione quanto più essenziale possibile.
Nel suo processo produttivo Elia si avvale di una miscela di campioni, melodie sintetiche e suoni acustici, come si evince da Stop listening to it. La seconda traccia dell’album si compone di suoni liquidi, morbidi, modulati da AKE al fine di spezzare l’elettronica e rompere la monotonia di un flusso continuo.
Suoni tanto cari ad Hyperdub vengono proposti dal nostro in We’d have deserved a better future, i glitch di questa produzione lo accostano al produttore italiano Mana, con la differenza per AKE di porre l’attenzione sempre verso il tono, l’armonia e la ritmica di ogni sua produzione.
Aspettando, posta a conclusione di I Remember The Trees , si spinge in territori ambient e minimalisti, note sospese in un lento divenire che si colorano di synth fino allo svanire della traccia.
I Remember The Trees è una ventata di freschezza, un lavoro in cui AKE ha posto la sua attenzione in ogni minimo dettaglio. La sua cura nella ricerca di un suono mai esagerato lo rende un grande musicista, tanto da poterlo comparare alle stelle dell’elettronica come Jon Hopkins e Nathan Fake.
AKE, abbiamo una nuova stella nel panorama elettronico italiano.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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