Akira Kosemura: raccontare attraverso la musica
Il talento di Akira Kosemura non si discute e lo dimostra la sua capacità di raccontare una storia attraverso la sua musica. True Mothers (Asaga Kuru) è la storia di una coppia che ha deciso di adottare un bambino dopo aver cercato a lungo una gravidanza che non è mai arrivata. Sei anni dopo una donna si finge la madre biologica del bambino per estorcergli denaro. Il film di Naomi Kawase, selezionato al Cannes Film Festival 2020, è accompagnato dalle musiche del maestro giapponese racchiuse in True Mothers (Original Motion Picture Soundtrack) pubblicato da Schole Records il 23 ottobre 2020.
Diciannove tracce attraverso le quali, in mancanza della parte visiva, il compositore di Tokyo ricompone gli attimi salienti del film, una montagna russa di emozioni tra momenti drammatici e altri leggeri all’insegna della musica classica contemporanea. Il melodramma prende forma per mezzo delle ammalianti melodie del piano, colonna portante della musica del nipponico che si arricchisce con le note suggestive degli archi, impreziosite da leggeri tappeti ambientali.
Cerebrale e riflessiva, la prima parte del disco si sviluppa a partire da note lente e trame essenziali, quasi minimaliste che raccontano il momento in cui Satoko scopre di non potere avere figli perché suo marito è sterile.La fragilità iniziale lascia il posto alla felicità dell’adozione di Asato, frutto della prima volta della liceale Hikari, madre naturale del bambino. Le composizioni diventano avvolgenti, capaci di scaldare il cuore.
L’incontro delle due madri collide con la nostalgica First Cry, un mix di impeto e sinuosità. Da qui in poi i violini vestiranno un ruolo importante, sottolineando i momenti drammatici della storia. Si percepisce così una forte tensione emotiva, quella di una madre che si avventura su sentieri pericolosi per rivendicare il suo sentimento materno.
Il finale è disarmante e ci consegna un Kosemura in grande spolvero: sebbene il nipponico utilizzi formule canoniche, la sua capacità di creare musica d’atmosfera, immaginifica e sontuosa,lo porta a far funzionare al meglio la sua musica come colonna sonora di un film, allo stesso tempo queste strumentali riescono ad avere una vita propria anche in mancanza delle immagini.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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