Quando vuoi calmare la mente
A pochi mesi dal passo falso di Travelers, il progetto audio visivo Akisai pubblica un nuovo Ep dal titolo Re:consideration. In uscita il 29 maggio 2020 per Schole Records, le sei tracce di questo nuovo capitolo del duo erano già incluse come lavoro visivo proprio nel loro terzo album, pubblicato il 27 marzo scorso.
Koichi Nakaie e Kaname Suzuki calano il poker e questa volta convincono pienamente:gli Akisai catturano i momenti straordinari dei cambiamenti ambientaliimmortalandoli in piccole tracce organiche di musica ambient minimale e confortevole, dalla forte componente immaginifica.
In apertura dell’Ep ci imbattiamo nei disegni eterei e raffinati di Revisitation, un tappeto di synth sui quali si appoggiano le note sospese del piano, il tutto suonato con una verve pop. Le stesse chitarre di matrice post rock che chiudono la traccia le ritroviamo nella seguente Replication, come parte introduttiva prima di lasciar spazio ad un elegante piano valorizzato dalla parte ritmica ottenuta da glitch, atti a risaltare i sofisticati arrangiamenti del pianoforte. Probabilmente il momento più alto del disco, con un finale ricco di field recordings, mood contemplativo per una suite in grado di calmare la mente. Repetition fa della fragilità la sua cifra stilistica, gioca con la ritmica ottenuta da un loop di kalimba così da rendere la produzione fortemente evocativa, con la chitarra che si inserisce ad un livello più basso per conferire dinamicità alla traccia.
Con le ultime due strumentali, Restoration e Return, gli Akisai riescono con la loro formula intrisa di stratificazioni di synth, fieldrecordings, tappeti ambient e campioni utilizzati per le parti ritmiche a descrivere paesaggi di una bellezza disarmante ma soprattutto a immortalare attimi di estrema quiete.
Le sei produzioni sono legatetra di loro, dove finisce una traccia comincia la successiva, come se Re:consideration fosse un unico brano diviso in capitoli. Un Ep ricco di suggestioni, capace di far dimenticare un precedente lavoro poco ispirato.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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