Nel loop spazio temporale di Alessandro Adelio Rossi
La nuova pubblicazione dell’etichetta DDDD (Derive Di Digitali Dolenti) di Vasco Viviani è un lavoro avvolgente, dalle texture eterea che conquisterà facilmente i fan dell’ambient minimale.
Rilasciato in digitale il 17 novembre 2023, Ò P A R E di Alessandro Adelio Rossi è composto da sette brani registrati con un Fender Rhodes del ’79.
L’album è un enorme loop spazio temporale che si presenta sottoforma di paesaggi sonori micro-sonici lenti ed eleganti. L’assenza dell’uomo si sente e si manifesta attraverso i suoni placidi e contemplativi del disco, una miscela coesa di strati sottilmente cinematografici ed emozioni sonore altamente evocative.
Nei quarantuno minuti di Ò P A R E si susseguono loop lenti, successivamente risuonati filtrando il suono con un classico delay manipolato in tempo reale fino a ricreare una scomposizione granulare. Né è un perfetto esempio Lunedì mattina, il brano di apertura scivola lentamente tra fredda astrazione e malinconia. I loop minimali sospesi su una trama dalle morbide vibrazioni creano un senso di solitudine eterea che si propaga nella successiva Martedì mattina.
La seconda traccia è costruita a partire da note dilatate che si diffondono in un ambiente sonoro freddo e desolante. Una sorta di carillon in chiave ambient che distende la mente e infonde serenità a chi l’ascolta. Quando arriva Giovedì mattina il mood cambia, i suoni morbidi e avvolgenti interagiscono con una trama sintetica quasi new age che rende l’ambient di Adelio Rossi romantica e cinematografica.
Venerdì Pomeriggio è l’anomalia dell’album, l’unica traccia nella quale il Rhodes è affiancato da drum machine, synth modulari, arpeggiatori e sample vocali presi dall’archivio di Alan Lomax (etnomusicologo, antropologo e produttore discografico statunitense), insieme dipingono una miscela di emozioni che vanno dalla felicità alla tristezza. L’ambient sfocia in una vivida elettronica minimale raggiungendo con questa composizione il picco più alto del disco.
Ò P A R E è un’esperienza di ascolto consigliata per chi vuole staccare dai ritmi e dal caos della quotidianità. Alessandro Adelio Rossi ha realizzato scenari ambientali sospesi ponendo enfasi sulla portata emotiva-distensiva della sua musica.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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