Alessandro Chemie: la musica come espressione dell’incertezza
Dopo aver pubblicato 6pz per Elli Records, Alessandro Chemie torna sull’etichetta fondata da Alessio Santini ed Emanuele Battisti con Uncertainty, album che trae il suo concetto centrale dalla fisica quantistica.
Nove tracce prodotte utilizzando un sintetizzatore modulare eurorack come sorgente sonora, tutte le produzioni contengono sequenze casuali generate attraverso un approccio simile alla macchina di Turing, che vengono poi catturate in loop e manipolate.
La musica di Chemie diventa così espressione dell’incertezza: la comunicazione tra i moduli eurorack è abilitata dall’elettricità, che può essere definita come il movimento di particelle cariche (elettroni). Il principio di indeterminazione di Heisenberg afferma che non è possibile determinare con esattezza e contemporaneamente due variabili quali posizione e quantità di moto di una particella.
Così le particelle urtandosi s’influenzano a vicenda creando trame reattive e ipnotiche come in Alone, in pair. La materia sonora risuona vivida tra riverberi e risonanze spesso intervallata da pulsazioni che creano nell’ascoltatore un senso di meraviglia dato dalla cura con cui i suoni vengono generati e modulati per suonare completamente diversi e in costante mutamento.
Ascoltando Uncertainty l’ascoltatore può cogliere le varie particelle che si legano tra loro dando vita a sonorità cerebrali e ritmiche destrutturate, è il caso di Hybridization. I singoli suoni posso mostrarsi talvolta molto semplici con minime variazioni timbriche, altre volte invece rivelare trame intricate nate dall’interazione dei differenti frammenti sonori che costituiscono ambienti maestosi e desolati pervasi da effetti sonori stranianti.
Nel disco si passa facilmente da tempeste ritmiche a momenti minimalisti creando nell’ascoltatore un senso di mistero, un effetto non distante dalla trance psichedelica dato da un incedere caratterizzato da contrapposizioni fortemente marcate come succede in DAFNE. Grazie a questo continuo cambio di dinamiche la traccia si candida come uno dei momenti più accattivanti di tutto l’album.
Uncertainty si rivela un’esperienza d’ascolto complessa, una galassia sonora nella quale vagare senza sapere mai cosa aspettarsi o in che forma il suono si riveli all’orecchio dell’ascoltatore.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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