Alos, rinasce dalle ceneri… di un vulcano
Anticamente la parola strega veniva associata all’arte della guarigione, all’incanto, alla profezia, tutte qualità che le streghe avevano e che esercitavano nell’atto magico. In Streghe e pagane di Max Dashu si legge che una delle possibili radici indoeuropee della parola Witch è weg ossia “essere forti e vitali”.
Alos aka Stefania Pedretti lo è, una strega moderna che ha portato a compimento il suo progetto più intimo e complesso: Embrace The Darkness.
L’album pubblicato grazie all’etichette discografiche Archaeological Records e Dio Drone, è la conclusione di un percorso segnato negli ultimi anni da un brutto male, e che trova in Embrace The Darkness un viaggio di guarigione.
Il progetto nasce durante una residenza artistica sull’isola di Stromboli come performance che emerge dalla collisione della materia sonora, della voce, trasformata in un’esperienza immersiva. Il vulcano è emerso come sistema simbolico prescelto per creare una sintesi e una narrazione prima e oltre l’umano, tracciando un percorso che potesse portare dalle tenebre alla luce.
Veniamo alle sei tracce di Embrace The Darkness: il suono è reale, materico, avvolgente, a tratti pacato, a tratti tempestoso, come un vulcano che potrebbe esplodere da un momento all’altro, mentre la voce di Alos emette suoni stranianti e liberatori che sembrano il linguaggio segreto di un rituale sciamanico.
Nello specifico Iddu è un soffio di vento in divenire, il suono delle onde che s’infrangono sugli scogli con Alos impegnata nel creare un tappeto ritmico con pietre e oggetti in vetro mentre il rito è guidato dai suoni gutturali della voce che vanno ad incupirsi sul finale.
La forza magmatica dei modulari si manifesta nella title track, il suono vibra e con esso la voce si trasforma in versi liberatori carichi di dolore. E mentre la terra trema, i venti soffiano forte in Mahare. La voce sibila, con l’uso dello scat il canto diventa un mantra ipnotico mentre i sintetizzatori creano una trama rarefatta composta da droni asfissianti.
Tutto si placa con Sciara Del Fuoco: il tintinnio di uno strumento metallico accompagna la voce di Alos, il tono è cambiato, i suoni sono quasi melodiosi, lentamente i rintocchi svaniscono mentre il caos delle tracce precedenti fa spazio a uno stato di beatitudine.
Embrace The Darkness è frutto del processo fisico ed emotivo che ha vissuto Stefania Pedretti. Un lavoro profondo, molto toccante, con il quale Alos condivide i suoi diversi stati d’animo, un vulcano d’emozioni che arrivano all’ascoltatore con un linguaggio universale, quello della musica.
Leggi l’intervista ad Alos QUI
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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