Alva Noto alle prese con geometrie sonore, distopie e riferimenti scientifici
HYbr:ID III è il terzo capitolo della serie HYbr:ID di Alva Noto, iniziata nel 2021, e pubblicata tramite NOTON, etichetta personale dell’artista e compositore tedesco.
Tre mondi sonori diversi nati dalla continua ricerca di Carsten Nicolai sui metodi compositivi eterogenei che convergono in una musica che fonde geometrie, distopie e riferimenti scientifici. I suoni oscillano tra ritmi stilizzati e dilatati e atmosfere oniriche generate da frequenze alte e basse.
L’album trae ispirazione dal Noh, un dramma musicale tradizionale giapponese risalente al XIV secolo, che si riflette nei 13 paesaggi sonori dai toni meditativi e risonanti.
Glitch sottili e atmosfere tentacolari contribuiscono a dar vita a piccole macchie sonore che si espandono lentamente come nell’opener HYbr:ID Noh Talk, mentre in HYbr:ID Sync Dark il respiro elettronico si fa affannoso con Nicolai che va a comporre una tempesta sonora combinando elementi duri e cupi con suoni frattali. Le onde minacciose della traccia si scatenano lentamente fino a svanire nel silenzio generale.
HYbr:ID Obsessive Behaviour Day è la classica traccia alla Alva Noto con gli impulsi sonori che punteggiano tutto l’andamento della composizione. Un mix di basse frequenze e di suoni prismatici scoppiettanti e taglienti che permettono ai dettagli della traccia di venire alla ribalta.
In HYbr:ID Script Solitude il suono materico viene manipolato fino ad ottenere passaggi eterei e morbidi tanto da penetrare nella psiche dell’ascoltatore, lasciandolo attonito dai gesti sottili e dai movimenti ritmici presenti nella traccia.
Rintocchi e crepitii aprono HYbr:ID Script Broken Conversation con la quale il nostro crea attraverso il taglio delle frequenze e dei frammenti sonori un senso di smarrimento, accompagnato in parallelo da droni che si gonfiano.
Il percorso di Alva Noto può essere rappresentato attraverso una fiamma ardente che continua a bruciare alimentata dalla sua continua ricerca. HYbr:ID III è un ottimo lavoro che ci porta alla scoperta di codici ed errori digitali dando la sensazione di un buco nero che si apre al centro del tuo petto.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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