In viaggio verso l’ignoto con Alva Noto
Una discografia mastodontica in continua progressione quella firmata dal genio tedesco Alva Noto che aggiunge alla sua raccolta unnuovo progetto intitolato HYbr:ID Vol.1.
Pubblicato il 12 novembre 2021 da Noton, il primo episodio di una nuova serie che unisce musica, danza e notazioni grafiche, nascedalla musica commissionata per la partitura di Oval, la coreografia diretta da Richard Siegal ed eseguita dallo Staats ballett Berlin allo State Opera di Berlino nel 2019.
Un racconto distopico di un viaggio verso l’ignoto composto da suoni cupi e glitch che formano una narrazione ispirata dalle tecniche visive cinematografiche e dalle immagini statiche raffiguranti eventi scientifici.
Le nove composizioni sono state costruite a partire da pattern ritmici soggetti a variazioni minime, a dilatazioni, accompagnati da sub-bassi profondi perun album di sound designdalla materia sonora inorganica e dalle sonorità spaziali.
In apertura HYbr:ID oval hadron I,un paesaggio sonoro ambientale primo di gravità, dalle pennellate leggere e dai toni monocromatici, un’elettronica distesa e minimalerealizzata daCarstenNicolaicome introduzione alla pulsante e vivida HYbr:ID oval hadron II.
Il secondo capitolo di questo viaggio ricrea la sensazione di una sonda spaziale in moto nello spazio e lo fa attraverso un tappeto sonoro composto da glitch e pulsazioni e pervaso da flebili distensioni.
HYbr:ID oval random è un articolato beat robotico e alienante, un circuito di scariche elettriche tradirompenti pulsazioni, feedback e deflagrazioni che formano un flusso sonoro dal lento incedere.
La riflessiva HYbr:ID oval collider si basa su un suono denso e dilatato in grado di mettere in contatto la mente con il corpo. Post-techno, dub e ambient convivono in una produzione cerebrale che dà la possibilità all’ascoltatore di evadere con la mente.
Alva Noto aggiunge un ulteriore tassello alla sua produzione musicale, HYbr:ID Vol.1 che giunge ad un anno da Xerrox, Vol. 4, coniuga ambient, glitch e sound design alzando ulteriormente l’asticella per un artista che ad ogni uscita non delude mai le aspettative.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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