Una ventata di Stoner e Psichedelia per gli Ananda Mida
Ananda Mida è un collettivo musicale giunto con Cathodnatius al secondo album, pubblicato il 12 gennaio 2019 per l’etichetta indipendente Go Down Records.
Max Ear (batterista degli OJM), Davide Bressan (bassista dei Return From the Grave), Matteo Pablo Scolaro (chitarra e percussioni), Alessandro Tedesco (chitarra e percussioni) e infine Conny Ochs che ha sostituito alla voce Filippo dei Pater Nembrot danno alla luce cinque nuove tracce mature e personali.
Con questo nuovo album la band veneta si cimenta nell’impresa di indagare l’animo degli esseri tricerebrali del nostro pianeta, esaminando in particolare tutte le forze negative e le relative sottili vibrazioni giacenti fuori e dentro ogni cosa.
Non esiste uno schema fisso per le canzoni degli Ananda Mida, si va da brani di tre minuti a lunghe cavalcate di venti, oscillando tra lo Stoner e la Psichedelia.
The Pilot, traccia che apre Cathodnatius, ci fa fare un salto negli anni Settanta: la voce calda di Conny prende per mano la traccia e la accompagna a suon di chitarre acide in una valle chiamata rock psichedelico.
Suoni ruvidi e sporchi classici del Garage Rock per Blank Stare. La seconda canzone è veloce e robusta con le chitarre e le tastiera che dialogano in maniera sublime. Coinvolgente.
È già dalla tastiere di questa canzone che si sente la forte influenza dei The Doors. Nella successiva Pupo Cupo il blues lisergico di Morriso & Co. rappresenta la vera costante del brano. La voce si esalta dando una delle prove migliori di questo nuovo lavoro, pulita e potente, senza sbavature.
C’è spazio anche per il romanticismo di una ballad, Out of the Blue. La melodia la fa da padrona, dando sfoggio di quanto la band si trovi a proprio agio nel cambiare spesso registro.
Chiude l’album la titanica Doom & The Medicine Man che in venti minuti si snoda in diverse direzioni, parti rumoristiche quasi Doom a momenti più blueseggianti, senza dimenticare parti melodiche. C’è di tutto e di più insomma.
Gli Ananda Mida danno alle stampe una buona prova dimostrando di aver compiuto un ulteriore passo in avanti nella loro carriera discografica.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti