Andrea Viscardi: lo stretto rapporto tra arte e natura
A sei mesi dall’uscita dell’Ep di debutto Phono, Andrea Viscardi dà alla luce un nuovo Ep, Prelude, pubblicato il 26 novembre 2021 dall’etichetta del compositore giapponese Akira Kosemura, la Phono Klavier Limited.
In questa nuova release, il compositore e pianista italiano classe 1989 trova dimensioni inedite nella sua lunga ricerca artistica sullo stretto rapporto tra arte e natura.
Tre nuovi brani tra minimalismo e musica classica s’intrecciano tra loro per formare melodie multicolori dando movimento e pace agli animi degli ascoltatori.
L’Ep si apre con la titletrack: Prelude coniuga la poetica classica con l’ispirazione naturalistica. Un susseguirsi di note da togliere il fiato, debordanti melodie lasciano vagare emozioni e pensieri inaspettati. Un paesaggio morbido e sognante dipinto dal fluire inarrestabile delle note scorre come un fiume che riflette le stelle nella placida profondità delle sue acque.
Romance intrisa di nostalgia, è un brano che difficilmente si smette di ascoltare più e più volte. Accordi scintillanti alla Philip Glasscreano un senso di distacco dalla grigia quotidianità. Con la sua delicatezza la seconda composizione è in grado di toccare i lati più nascosti dell’animo umano.
Il finale è affidato a Etudeaprès une promenadedans la nature. La dirompente forza narrativa del brano fa si che la mente liberi immagini poliedriche mentre il suono fisico del pianoforte accarezza delicatamente l’ascoltatore. Un lavoro minimale, fortemente evocativo e dalla raffinata trama con il pianoforte sempre al centro della scena al quale si sovrappone un leggero tappeto ritmico suonato in secondo piano.
Con Prelude il musicista bergamasco aggiunge un nuovo tassello alla sua discografia affinando la sua poetica compositiva in grado di coniugare classicismo e modernità con la quale si candida a diventare uno dei nomi di spicco del panorama della musica classica contemporanea.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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