Secret Carnival: Artur Mackowiak non si pone limiti
Il musicista polacco Artur Mackowiak vanta un lungo e variegato curriculum: membro degli Innercity Ensemble, fra le formazioni più sperimentali ed eclettiche della Polonia, ha collaborato anche con il gruppo psych Potty Umbrella e il progetto post-rock Something Like Elvis.
Dunque, un nome di spicco all’interno della scena polacca, che allo stesso tempo vanta anche un’interessante carriera solista, in cui il Nostro ha incanalato tante delle influenze che l’hanno formato fino a giungere a quello che è stato il suo disco più celebrato dalla stampa, Iconic Rapture (2017).
Con quell’album si esplicitava l’incursione nel mondo dell’ambient, mentre oggi, con Secret Carnival, in uscita il 15 febbraio 2022 per Fonoradar, è un sound completamente privo di etichette a dominare nei sette brani dell’album. Mackowiak rifiuta categoricamente una catalogazione e se nel brano d’apertura, Forest Gate, è un wall of sound dalle reminiscenze shoegaze ad accompagnare il tappeto elettronico, già nel pezzo successivo, Wide Awake Now, la struttura (una cavalcata priva di momenti morti) è di chiara ispirazione post-rock.
E ancora: in Story Too Long a dominare è l’organicità dell’IDM, che culmina in una coda allucinogena, e prepara il campo per Unbroken Circle, i cui ritmi quasi marziali accompagnano una chitarra eterea dal sapore dream pop. Tell Me About A River segna il ritorno immediato in un’atmosfera completamente immersa nell’elettronica, fra beat quasi da clubbing e rumori organici che fluiscono liberamente su synth algidi. Chiude l’abbraccio fra elettronica e post-rock di Flowers & Chips, un riassunto di quanto ascoltato nei brani precedenti.
Secret Carnival è l’ennesima conferma della vena sperimentale di Artur Mackowiak, che alza ulteriormente l’asticella della complessità senza mai scendere in inutili calcoli cervellotici. Questa formula priva di compromessi in alcuni passaggi mina la compattezza dell’album, che di tanto in tanto appare slegato, ma non muta, invece, la sostanza complessiva, che è sicuramente positiva ed apprezzabile per un pubblico impegnato.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
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