Ásgeir, il cantautore gentile d’Islanda
L’artista neozelandese Henrietta Harris realizza dipinti dalle caratteristiche surreali ed enigmatiche. Con Hidden People ha immortalato una serie di paesaggi islandesi catturando su tela la bellezza incantevole e ipnotica della terra del fuoco e del ghiaccio.
Le sue morbide pennellate con effetti di luce sono paragonabili al folk melodico di Ásgeir. Nella sua musica infatti sono racchiuse le atmosfere malinconiche e travolgenti della sua terra.
L’artista islandesetra i protagonisti dell’estate musicale italiana, torna a un anno e mezzo da Bury The Moon con un nuovo Ep.The Sky Is Painted Gray Today è uscito il 3 settembre per One Little Independent Records, ed è una raccolta di quattro brani folk che risaltano la voce calda e avvolgente del cantautore islandese.
La title track è un brano sincero di matrice folk. La voce cristallina di Ásgeir è accompagnata da una trama melodica realizzata dall’intreccio della chitarra con l’elettronica, mai usata in maniera eccessiva. Come i romantici paesaggi islandesi, la canzone è un concentrato d’intimismo ed eleganza, elementi caratteristici della musica del Nostro.
La commovente Sister è un brano altamente emozionante. Uno strato leggero di raffinata folktronica esalta la particolare vocalità di Ásgeir: senza troppi manierismi e puntando all’essenziale, il Nostro rende la voce protagonista districandosi tra strati di chitarre acustiche e leggeri interventi ambientali.
Con On The Edge il sound di Ásgeir si arricchisce della presenza dei sintetizzatori utilizzati per esaltare le armonie della chitarra. La voce suadente fa da collante tra gli elementi della vivace trama chiusa da un crescendo di synth scintillanti sapientemente modulati.
L’Ep si chiude con le atmosfere malinconiche di Sunday Drive, un racconto in musica di un incidente d’auto cheÁsgeirha avuto all’età di sette anni.
Dopo aver quasi del tutto accantonato l’elettronica con Bury The Moon, The Sky Is Painted Gray Today è un viaggio sonoro all’insegna del pop-folk. Così come le tele di Henrietta Harris la musica di Ásgeir diventaportavoce della magia dell’isola di ghiaccio.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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