Atōmi: riflessioni sui Macrosistemi dell’Universo e i Microsistemi della Società Umana
Il musicista e produttore italiano Lorenzo Setti alias Atōmi presenta ATØMIA, secondo capitolo di una trilogia di Ep cominciata nel 2020 con la pubblicazione di ARMØNIA.
Con questo nuovo lavoro discografico rilasciato il 7 ottobre 2024 tramite la neonata etichetta ATME Records, Atōmi porta avanti una ricerca artistica incentrata sulle connessioni tra i macrosistemi dell’Universo e i microsistemi della società umana che si traduce in cinque brani, che prendono il nome da altrettanti eventi incendiari simbolici: Tebe 1358 a.C., Alessandria 642 a.C., Baghdad 1258 d.C., Yucatan 1562 d.C. e Berlino 1933 d.C.
L’atto incendiario potrebbe simboleggiare un tentativo di liberarsi dal passato, quasi come un rito di purificazione alchemica, mentre gli sconvolgimenti all’interno del Sole causati dalle reazioni nucleari rappresentano le forze naturali che spingono verso il cambiamento e l’evaporazione delle vecchie strutture.
La riflessione su questi atti può quindi evidenziare un dualismo: da un lato, la tragica vulnerabilità dell’umanità a ripetere errori storici, dall’altro, la potenzialità di trasformazione insita nella distruzione stessa. In questo senso, ciò che sembra un fallimento o una catastrofe potrebbe anche essere visto come un’opportunità per ricostruire e rinnovare, in cui il ciclo di morte e rinascita è una necessità per l’evoluzione della conoscenza.
ATØMIA si presenta come un collage sonoro risonante e meditativo composto da flussi sonori ipnotizzanti e viscerali. In apertura i suoni gelidi e fluttuanti di Thebes1358 creano un’atmosfera eterea e sognante, evocando paesaggi sonori che trascendono il tempo e lo spazio. Le melodie si intrecciano in una danza ipnotica, portando l’ascoltatore in un viaggio interiore di introspezione e contemplazione. I suoni, quasi sospesi, sembrano richiamare antiche memorie e archetipi, invitandoci a esplorare le nostre emozioni più profonde e i lati più inesplorati della nostra psiche.
La musica di ATØMIA si avvale di timbri setosi e delicati, che si sovrappongono come sfumature in un quadro astratto, mentre le sequenze ritmiche si evolvono, creando tensione come nel caso di Alexandria642 o momenti più spinti come nel caso di Yucatan1562 in cui le percussioni supportano un suono ruvido e avvolgente.
In ATØMIA l’interazione tra suono e silenzio diventa un dialogo, un invito a lasciarsi trasportare dagli elementi primordiali che abitano dentro di noi. Si avverte un senso di connessione profonda con l’universo, come se ogni nota pulsasse in risonanza con le forze naturali e spirituali che governano la vita.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.