Netflix + Trent Reznor + Atticus Ross = emozioni forti assicurate
Trent Reznor e Atticus Ross hanno composto la colonna sonora del film di Netflix Bird Box. L’album uscito per The Null Corporation, è disponibile dal 7 gennaio in tutti gli store digitali, per la pubblicazione fisica dobbiamo aspettare in primavera.
Bird Box è la storia di Malorie (Sandra Bullock), incinta al nono mese, tra i pochi sopravvissuti a una serie di suicidi di massa che ha decimato la popolazione mondiale.
Aprire gli occhi in questo mondo causerà la sua morte e quella dei suoi cari. La donna elabora una strategia per portare in salvo i suoi due bambini. I tre bendati devono navigare lungo un fiume, affrontarne le rapide, penetrare un bosco, combattere a colpi di remi, mazze, cazzotti, coltelli e oggetti di fortuna contro nemici naturali e sovrannaturali.
L’avvincente thriller è accompagnato da un’altrettanto colonna sonora: dieci le tracce composte dalla mente dei Nine Inch Nails e dal suo fido collaboratore Atticus Ross.
Dodici minuti di angoscia e claustrofobia nella iniziale Outside: la traccia si apre con note di pianoforte, una costante per la maggior parte delle tracce, le dinamiche crescono lentamente e il suono pian piano si fa scuro e pesante, macchiato dall’elettronica e dai synth. Una suite dal sapore sinfonico che si sporca e si increspa verso la sua metà.
Se Outside è una traccia che lascia atterriti, Undercurrents è soffocante, i synth frastagliati accentuano il pericolo, l’ignoto, il terrore di un film che saprà farvi saltare dal divano.
L’album alterna tracce più tirate a momenti di calma assoluta, è il caso di Looking Forwards and Backwards, note delicate di piano danzano con una parte rumorosa e ambient, o come nel caso della misteriosa Sleep Deprivation o dell’intermezzo di A Hidden Moment.
In And It Keeps on Coming si incontrano le due anime del disco: una parte spinta e tagliente e una coda soave realizzata dal piano, il tutto unito da una parte realizzata con i modulati che congiunge le due parti.
Il tutto si chiude con l’incantevole Last Thing Left, una composizione che nella sua essenzialità e semplicità è capace di strappare lacrime.
Bird Box è lavoro che non si fa mancare nulla, dagli oscillatori di What Isn’t Anymore, alla drone music di Careful WhatYou Wish For a momenti più pacati, le tracce si collocano a metà strada tra i NIN e gli How to destroy angels, con quell’alone misterioso ed elettronico che accomuna i progetti di Reznor e Atticus.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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