Attilio Novellino & Our Love Will Destroy The World: distruggere per creare
A pochi mesi da Strängar, Attilio Novellino pubblica un nuovo lavoro discografico, questa volta affiancato da Campbell Kneale aka Our Love Will Destroy The World.
Ispirato dalla teoria di Mikhail Bakunin, The Assault Of Heaven, rilasciato il 29 agosto 2020 da Opal Tapes, si basa sul pensiero radicale de “La passione per la distruzione è anche una passione creativa”.
Composto da due lunghe suite, The Assault Of Heaven è il frutto della visione dei due artistisottoforma di una musica che unisce strumenti tradizionali, drone, noise e free-rock.
Il primo pezzo, Negative Theology, è un flusso variabile composto da cinque movimenti diversi: lo strumento indiano del Dilruba suonato da Enrico Falbo contribuisce a evocare immagini di paesi orientali, il cinese Guqin tra le mani di Gianmaria Aprile è fonte di teatralità, la sezione ritmica di Angelo Bignamini danno impetuosità alla trama disegnata dai profondi droni di Novellino e Campbell. A Flavio Scutti e i suoi strumenti a fiato il compito di creare movimento. La prima traccia quindi è un mix di elettroacustica e ambient dal carattere nevrotico.
La seconda produzione, The Joy Of Destruction, lascia spazio all’improvvisazione: le delicate corde pizzicate di chitarra di Luca Brembilla e il drumming incalzante di Francesco Gregoretti supportano il suono elettroacustico e il rumore digitale dei due sound artist. Se la chitarra suona in maniera gentile, è palpabile la tensione creata dalle parti elettroniche. Parti distorte e ronzii metallici sono accompagnate dall’intensa performance della batteria.
The Assault Of Heaven è un lavoro maturo che punta sulla ricerca del dialogo tra le diverse strumentazione in modo da indagare la spazialità della musica. Musica ad ampio raggio che fa della decostruzione la parola d’ordine per creare in libertà guidati dai maestri Novellino e Campbell.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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