Baby Fire, tra post-punk e sensibilità femminile
Unconditional Love
Non si esce vivi dagli anni ottanta dicevano gli Afterhours e non si esce vivi nemmeno da ciò che non vogliamo essere. Queste considerazioni si legano inevitabilmente alla storia di Dominique Van Cappellen-Waldock, artista belga che insieme a Cècile Gonay e a molteplici ospiti ha creato Baby Fire.
Il 6 marzo 2020 esce Searching For Grace per Off Records, un digital Ep rock in cui fortissima è l’influenza post-punk di Dominique e del suo passato sconvolgente. È la vita a condurla alla musica per sopravvivere a periodi di instabilità e senza paura si mette in gioco con le spalle coperte dalle amate PJ Harvey e Shannon Wright.
Tra le tante peculiarità di questo lavoro è interessante la composizione aperta del gruppo che, di volta in volta, si arricchisce di nuovi membri. In Searching For Love hanno suonato Christophe Van Cappellen, Joe Goldring, Eve Libertine, Lucile Beauvais e Mathias Bresson, oltre ad Alice Smith, artista inglese che ha disegnato completamente l’artwork del disco.
I’ll Take the Sun ci spinge ad accettare le cose come sono, dando addirittura il benvenuto all’oscurità, perfetta per l’ispirazione. It is not the reason we give love è la frase che chiude la struggente Perhaps the Hardest Lesson, che riflette sulla voglia di dare amore, senza aspettarsi nulla in cambio, poiché appunto non è questa la ragione per cui amiamo. Glowing Heat, invece, racconta senza pieghe tutta la fisicità dell’amore; Breath, basata interamente su un loop, rappresenta il brano più teso dell’Ep dove molto risuona la suggestiva musicalità del theremin, affidato ai movimenti della stessa Dominique.
Si tende a rimanere stregati dalla combinazione perfetta tra energia post-punk e sensibilità femminile, tutto fuso alla perfezione e il risultato di una reale introspezione, consapevole e coraggiosa.
Searching For Grace parla di resilienza, amore incondizionato e dell’essere presenti a sé stessi e nella proprio esistenza. Queste caratteristiche lo rendono ruvido, accattivante, sicuramente seducente, un momento perfetto in cui questa signora di un rock passato ci mostra una classe particolarmente rara.
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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