Bank Myna: i maestri del chiaroscuro
Maud Harribey, Fabien Delmas, Daniel Machón fondano nel 2013 i Bank Myna, band parigina dedita ad un crossover tra post-rock oscuro, drone e incursioni doom caratterizzato da un approccio mistico.
La musica deltrio offre suoni ampi e profondi, strutture libere guidate da voci estatiche che conducono l’ascoltatore in territori nuovi, tutti da scoprire.
Volavérunt è la prima testimonianza sonora della formazione parigina: l’Lp pubblicato il 25 febbraio 2022 per Araki Records, A la dérive Records, Stellar Frequencies, Duality Records e Cold Dark Matter Records, è composto da cinque tracce intense, nelle quali i tre catturanol’eterna lotta tra ombre e luci.
L’album si apre con Los ojos de un cielo sin luz, un suono primordiale, un tappeto di droni sul quale svolazzano rumori, percussioni e tintinnii intrecciati per creare un ambiente oscuro. La voce melodiosa è una litania sacra che si muove istintivamente sui feedback di chitarra creando un irruento flusso abrasivo.
The Open Door è una lunga liturgia esoterica, dodici minuti per un viaggio mistico accompagnati dalla morbida voce che ci guida tra rumori abbaglianti e pesanti esplosioni rock. Nella prima parte del brano siamo avvolti da un’atmosfera cupa disegnata dai droni, quest’ultimi lentamente si gonfiano con l’ingresso della batteria in grado di accentuare lo stato ansiogeno della traccia, un caos organizzato dettato dal sapiente uso delle dinamiche.
Diversamente dalle altre tracce, The Sleep of Reason mostra meno l’influenza drone dando sfogo alla potenza delle chitarre, una composizione post rock avvolgente amplificata dall’uso della voce, strumento aggiunto che crea un’atmosfera rilassata rotta dai riff dilatati delle sei corde. Un brano che decolla senza mai esplodere veramente.
Volavérunt è il primo tassello monocromatico di una lunga serie (si spera) con l’ensemble parigina candidata a diventare una punta di diamante del panorama drone/post-rock, una band profondamente ispirata da Godspeed You! Black Emperor, Anna Von Hausswolff, Big Brave e Swans che dà spazio all’istinto e alla voglia di sperimentare, fregandosene delle etichette. Un nome da tenere d’occhio!
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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