Scope Neglect, il ritorno di Ben Frost
Scope Neglect, il primo album in sette anni per Ben Frost, rappresenta un ritorno in grande stile, un lavoro rischioso, nel quale il musicista e compositore australiano combina l’elettronica con le chitarre elettriche dando forma ad una violenta tempesta magnetica, un album inquietante ma anche completamente nuovo e innovativo, registrato col chitarrista prog-metal Greg Kubacki e il bassista Liam Andrews.
Nelle otto tracce del disco ci sono tocchi metal affiancati da un’elettronica scoppiettante, field recordings, droni profondamente contemplativi che travalicano di gran lunga le varie definizioni di genere. Ne vengono fuori otto episodi amorfi e conflittuali nei quali è difficile capire quando finisce l’elettronica ed iniziano le chitarre perché Frost riesce a plasmare un controverso e singolare linguaggio sonoro.
Il primo brano del nuovo album, Lamb Shift, prende il titolo da una curiosa anomalia matematica ossia una piccola differenza di energia tra i due livelli energetici. La traccia è caratterizzata da un freddo incedere scandito dai riff violenti e ipnotici della chitarra di stampo cyber-metal mentre modula i segnali grezzi fino a farli suonare come minacciosi e taglienti frammenti ambient.
Un sound corrosivo frutto della combinazione tra sound design, atmosfere cinematografiche e chitarre metalliche sono gli ingredienti alla base di Chimera, un paesaggio sonoro cupo e freddo caratterizzato da una costante tensione scatenata dal contrasto tra le devastanti chitarre e le contrazioni ambientali. Il risultato è un momento di puro terrore sonoro.
A seguire The River Of Light And Radiation è un’oscura entità ardente che si nutre di droni, rumore riff ipnotici che colpiscono senza sosta, trasformando le orchestrazioni di Frost in una minacciosa trama elettronica.
In Turning the Prism Frost unisce registrazioni audio di capodogli stratificate con chitarre distorte che creano un caos ordinato, una imponente architettura sonora retta da colpi catastrofici striscianti e minacciosi.
Scope Neglect è un disco cupo e imponente, un violento universo sonoro spogliato fino al suo nucleo più elementare e trasformato in un fluido corrosivo che conferisce alla nuova forma sonora di Frost un’aggressività e un peso dominante.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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