Ben Peers, il signore degli algoritmi e delle sequenze
Dopo Eight Variations, pubblicato il 12 maggio 2021, Ben Peers torna con un nuovo lavoro discografico pubblicato nuovamente da Elli Records.
Auto-mátiqa, in uscita il 15 gennaio 2021, approfondisce il concetto di ripetitività e del potere evocativo del suono: le quattro tracce infatti nascono da reti interconnesse che dialogano tra loro in modo da poter essere suonate all’infinito.
Mátiqa con la quale si apre l’album, suona come una composizione 8-bit. Con un approccio sperimentale alle tecniche di sequenziamento, Peer è giunto a realizzare qualcosa di nuovo: la traccia infatti assume un carattere acido e frenetico dato dall’interazione tra la macchina e il software. Il minimalismo elettronico sviluppato dall’artista inglese prende piede da quattro sequenze diverse e scarne che poste insieme assumono le sembianze di una struttura nevrotica e post-rave che parla il linguaggio delle macchine.
Diversamente dalla precedente, Máqina suona calda e “umana”. Le sequenze sono programmate per suonare in maniera orchestrale mentre i pattern ritmici si ripetono in loop, creando un immaginario sci-fi. Nel complesso la traccia suona ariosa, un flusso che si traduce in un’elettronica astratta dall’approccio cinematico e visionario alla Boards of Canada.
Affiorano le influenze degli Autechre e di Aphex Twin in Mátiqo: uno scheletro ritmico composto da glitch e break proposta in chiave personale per una traccia fortemente contemporanea e moderna. La terza produzione è ammaliante trip che mette in evidenza attraverso le complesse tecniche di sequenziamento il lato cibernetico.
Nei 17 minuti della conclusiva Auto- il suono si espande mentre la parte ritmica viene destrutturata per risaltare le cristalline progressioni melodiche. L’ultima traccia è un tappeto ambient carico di glitch ed elementi elettroacustici che la rendono una produzione carica di stimoli sonori.
Un disco ambizioso quello di Ben Peers, una prova ben riuscita, un viaggio musicale che amplia la linguistica computazionale trovando così il giusto compromesso tra la comprensione della macchina e il linguaggio umano.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti