I modelli generativi di Ben Peers
Dopo le ottime prove di Eight Variations e Auto-màtiqa, Ben Peers torna su Elli Records con un nuovo doppio album. In uscita il 14 gennaio 2021, Patterns Generated by Recursion e Patterns Generated by Uneven Alternation sono due nuovi progetti ricavati programmando algoritmi tramite Max/Msp per ottenere in tempo reale sequenze instabili ed in continuo movimento.
Flussi dinamici e senza forma per sessantotto minuti di musica caotica e futurista rilasciata su cassetta, il lato A occupato dalle sei tracce di Patterns Generated by Uneven Alternation mentre Patterns Generated by Recursion con le sue cinque tracce si colloca nel lato B.
Impulsi a cascata formano pattern scintillanti già a partire dalla prima traccia di Patterns Generated by Uneven Alternation, Uneven Alternation 1. Tessiture IDM si smontano e si ricompongono attraverso costanti loop e ritmiche vorticose per far respirare e distendere l’ascolto.
Con Uneven Alternation 4 Peers punta sull’effetto futuristico: un acquerello melodico formato da un pingpong ritmico, arpeggiatori e una linea acida di basso ottenuta con il sequencer. La quarta traccia punta a forme complesse e sofisticate dalla forte componente cerebrale. Un lento e cupo beat pulsa con Uneven Alternation 6 creando una tensione continua ed un effetto straniante per concludere l’album nel migliore dei modi possibili.
Con Patterns Generated by Recursion Peers realizza cinque tracce prive di strutture, schemi ricorsivi nei quali ogni sequenza viene utilizzata come indice per attivare un’ulteriore sequenza. In apertura Recursion 1 è un flusso scoppiettante di pulsazioni elettroniche ognuna delle quali innesca una melodia robotica che apre il brano a morbidezze estatiche. Attraverso un uso sapiente dei suoni, Recursion 2 è un brano di laptop music denso di glitch sulla scia di Lorenzo Senni per un’esperienza che colloca il secondo brano nel ramo delle audio-istallazioni. Una ventata di IDM con Recursion 4, un flusso mutevole e instabile con un approccio giocoso che mostra un altro lato della musica del nostro.
Ben Peers si è superato tirando fuori la natura ritmica e melodica da queste tessiture IDM con passaggi più faticosi e altri più defaticanti, utilizzando sequenze e algoritmi. A conti fatti dunque questo nuovo doppio album si candida come il lavoro migliore pubblicato fino ad oggi di Ben Peers.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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