Eidetic, l’album più personale di Benoît Pioulard
Il cantautore, poeta e fotografo americano Benoît Pioulard (alias Thomas Meluch) è tornato con il suo album più personale. Eidetic, pubblicato via Morr Music, coniuga la magia e le sonorità immaginifiche dell’ambient con il cantautorato.
Eidetic denota la capacità naturale di visualizzare mentalmente le immagini dopo averle viste solo per pochi istanti, l’opera infatti si presenta come un evocativo vocabolario sonoro affiancato da un’abile introspezione lirica, articolata attraverso le sfumature, la vulnerabilità e la sicurezza di un artista di lunga data.
Brani come Crux sono pervasi da un’intrinseca inquietudine, la seconda traccia è un tenero brano scritto sulla ricerca di nuove motivazioni in una nuova città che vede la calda voce di Meluch risaltata dalla trama romantica e dalle semplici progressioni di chitarra. Nonostante gli elementi di base della musica di Benoît Pioulard restino gli stessi (chitarra, tape e voce), Nameless si presenta come una canzone indie-folk. Una mano che gratta sulle corde, sottili percussioni sulla tavola armonica diventano parte delle sottili sfumature della tavolozza armonica di questo incantevole brano.
La sensibilità atmosferica e melodica di Meluch risuona nitida e prepotente nella title track, una strumentale ambient-drone in grado di tradurre la sua poetica visionaria in un avvolgente suono estatico.
Lillian Isola è composta da lussureggianti arpeggi e radiose partiture di chitarra che sfiorano dolcemente la calda voce di Pioulard. Una canzone efficacemente coincisa, 2 minuti e 38 secondi sono più che sufficienti al nostro per portare a compimento piccoli interventi acustici di sorprendente capacità comunicativa.
In Tet chitarra e synth s’intrecciano per accogliere la melodica voce di Benoît che racconta l’esperienza di suo padre in Vietnam e i suoi effetti duraturi.
Difficile resistere alla musica di Eidetic, l’album presenta una chiarezza e una vitalità senza precedenti per Benoît Pioulard, le diciassette tracce sprigionano un corollario di emozioni raccontando storie nelle quali si parla di tragedia umana, sfortuna e comprensione.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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