Dead Awake fra le strade di Londra
Black Doldrums è una band londinese, sbocciata quando ancora c’era il virus, in un periodo di stasi feconda. L’11 marzo 2022 hanno pubblicato il loro album d’esordio Dead Awake, messo a punto in collaborazione con Jared Artaud (The Vacant Lots, Alan Vega), il cui titolo ben descrive la stasi pandemica, ma quando lo si fa girare sotto la puntina, distinta arriva la forza rock e psichedelica, marchio di fabbrica dell’etichetta Fuzz Club Records.
Con due Ep e svariati tour in UK, EU e USA, in poco più di un anno Sophie Landers (batteria) e Kevin Gibbard (chitarra e voce), si sono imposti nel panorama delle nuove band che amano atmosfere scure e sognati. E come in ogni disco dove c’è della psichedelia dark, l’ascolto va fatto tutto d’un fiato e il live garantirà l’effetto wall of sound. Non c’è solo cupo in questo album, ma l’appiglio alla serenità viene teso in alcune linee della voce e nella scelta di melodie di chitarra, che ricordano gli anni Ottanta dei Cure e gli anni Novanta degli Smashing Pumpkins.
L’album si apre con Sad Paradise e Into blue, previews e video ufficiali degli otto pezzi dell’album, che ci svelano i due lati della band, quello più travolgente ed impetuoso e l’altro più dolce e sognante; ammalianti e taglienti i video in bianco e nero, strutturati in un racconto senza interruzione, come lo è l’album. Le armonie di chitarra accompagnano la voce, il synth crea tappeti di onde sonore che si fondono con gli accordi distorti della chitarra, la ritmica è semplice ed ipnotica, ma perfettamente in linea con il resto, la linea vocale si fonde con il suono di tutti gli strumenti, proprio come il genere musicale richiede e come ama la Fuzz Club, una garanzia quando si tratta di sonorità dalle tinte cupe ed ombrose, psichedeliche e post-punk, sempre con personalità e stile.
Nata ad Amandola, un paesino sui Sibillini, il 20 aprile del 1979, fin da piccola ha sentito scorrere la musica dentro il suo corpo. Pianista fino al liceo, ora si diletta alla tastiera, ha scelto di fare l’Università e quindi di vivere a Bologna, dove ormai risiede da vent’anni, nonostante l’accento le sia rimasto profondamente marchigiano. Di lavoro fa la prof di lettere alle scuole superiori, in
un paese nel Modenese. Fra i suoi hobby, oltre alla musica, leggere e scrivacchiare.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti