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Sun Arcs: un ponte fra USA e Scandinavia

L’isolamento e la natura della Svezia sono stati linfa vitale per la produzione artistica di Jason Dungan, meglio noto con il moniker Blue Lake. Il musicista nato negli USA e di stanza a Copenaghen si è recato per una settimana da solo ad Andersabo, un centro costruito ad hoc per musica sperimentale completamente immerso nei boschi svedesi, ed ha avuto modo di pensare e ragionare sulle possibilità sonore del suo strumento prediletto, la cetra da tavolo (in tedesco zither).

Ed infatti gran parte del suo nuovo album, Sun Arcs, in uscita il 23 giugno 2023 per Tonal Union, nasce proprio in questo contesto, fra una passeggiata e l’altra nella natura ed un distacco mentale dal resto del mondo utile per focalizzarsi su un sound eclettico e d’avanguardia che avevamo già avuto modo di apprezzare con Stikling (2022).

Zither, droni, slide guitar, clarinetti: negli otto brani del disco Blue Lake costruisce un ponte fra Scandinavia e USA che si riflette sin dall’opening Dallas, che parte come un omaggio all’American Primitivism per poi terminare con una lunga coda di archi e organo. In Green Yellow Field è proprio la cetra da tavola a prendersi la scena, disegnando delicate e sofisticate trame avant-folk, mentre Bloom non gioca di sottrazione come il brano precedente e dà vita ad una semi-cavalcata lisergica dove droni, cetra e chitarra si rincorrono e fondono.

Drum machine e zither mettono a segno il momento più ansiogeno dell’album, Rain Cycle, per poi fare spazio alla prova di Dungan al clarinetto di Fur, fra i pezzi più riusciti. In chiusura, Wavelenght è un omaggio a Don Cherry e al suo live Blue Lake (1974) con Michael Snow: così come il trombettista riusciva a superare i confini di genere a fondere jazz e folk, allo stesso modo il Nostro ripropone una dinamica d’incontro fra assoli e accordi di cetra.

Blue Lake dà vita ad un disco stratificato e complesso, dando risalto al zither ma senza mai farlo suonare opprimente. Al di là dei brani, dove alcuni sono decisamente più riusciti di altri, ad essere premiata è la capacità di riuscire a creare un ponte fra diverse sonorità: il viaggio d’incontro USA/Scandinavia si sente tutto.



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