Vamos a bailar!
Un tuffo negli anni ’90 con i BNDT72, nella Chicago del pioniere Dj Rashad, con The Lost Ep si torna a ballare. Le sei tracce, in uscita in digitale il 28 maggio per la milanese Beat Machine Records, rendono omaggio al footwork, nato nei club della città dell’Illinois e legato alle battle di danza.
Lo stile del duo francese si contraddistingue per le intricate tessiture ritmiche, influenze soul e R&b, una buona dose di Uk Garage e tanta voglia di far ballare.
Ascoltando le camaleontiche produzioni dell’Ep si è subito catturati dall’energia e da quella voglia di divertirsi e far muovere i piedi sui ritmi sincopati del footwork, un ritorno ai colorati nineties.
In apertura siamo accolti dai suoni fluidi di Lost, una drum machine pulsante viene contaminata da sonorità acid jazz accentuate dall’uso dei fiati, un brano elegante che marca a super hit da club.
Ci spostiamo con Gyal Dem verso sonorità jungle: ritmi frenetici e una bassline prepotente, echi dub, delay e riverberi fortemente accentuati e voci campionate per coinvolgere il movimento in pista. Se inTell Me si sentono le influenze hip hop, caratterizzata da un suono più morbido e liquid,con Watcha ritorna la matrice jungle e con essa l’aggressività di una ritmica spinta e dai synth alieni.
L’Ep si conclude con una traccia avvincente a 160 bpm, ricca di pattern di batteria mutevoli, stiamo parlando del remix di Lost firmato dalla leggendadel footwork DJ Spinn,che ha tutta l’aria di un passaggio di testimone.
I BNDT72 riportano ai giorni nostri un genere di nicchia, lo condiscono di freschezza e personalità, rendendolo moderno e piacevole. Un Ep ricco di influenze ma che resta coerente e fruibile, senza stancare per tutta la sua durata.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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