Bob Vito per la prima volta su Denied Area
Il 7 marzo 2019 è uscito Soft Landing, la realese di Bob Vito, pubblicata da Denied Area in digital download e audiocassetta in tiratura limitata di 50 copie.
Il tutto è stato concepito, suonato e registrato in presa diretta su nastro allo scopo di imprimere, in maniera volutamente irreversibile, sensazioni, luoghi e istanti in sei scatti unici e non ripetibili.
Sei le tracce dell’Ep che si apre con Crushed Souls. Atmosfera lounge per il Bonobo casertano, delicati arpeggi, una ritmica quasi accennata per una produzione che funge da intro. L’uso del delay e dei synth le conferiscono un mood onirico e rarefatto.
Urban Owls sperimenta tra Jazz ed elettronica. Si ha la sensazione ascoltando la traccia di trovarsi immersi nel mare protetti da una bolla. Sensazione che fa parte del viaggio di Bob Vito che con questo lavoro ha voluto raccontare la frenesia del viaggio, delle sue dinamiche emotive e dell’imprevedibilità che sottintende.
Another Plan ha influenze kraut e space rock. Una linea di basso bella corposa è la protagonista assoluta della composizione,interessante come la traccia cresca d’intensità.
La title track invece ha un’anima sognante, costante di questo lavoro sono le linee di basso belle robuste che in questo caso si sposano meravigliosamente con i rumori ambient di sottofondo.
Dangerous Dream col suo giro di basso che ricorda gli Offlaga Disco Pax, è una delle più complesse tra le sei produzioni. Ritornano gli elementi kraut e space rock, la quinta traccia sembra legarsi con l’ultima Forever, come se fossero la prima e seconda parte dello stesso pezzo. L’ultima infatti va a comporre la faccia di una stessa medaglia, differenziandosi per le sue linee morbide.
Si conclude così il volo con Bob Vito, un volo notturno che ti lascia con l’impressione di essere sospesi e lontani dal tempo. Ottima la prova per il musicista campano che di certo non sfigurerebbe nel catalogo di etichette quali Ninja Tune o Erased Tapes solo per citarne alcune.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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