Bonzaii esplora la coscienza in preda ad un’allucinazione
A due anni da Death In The Cities, Bonzaii torna su Decaying Spheres con un nuovo lavoro: Das Dämmern Der Welt. L’album in uscita il 26 maggio 2023 è un’epocale esplorazione della coscienza in preda ad un’allucinazione. Ispirato all’omonimo libro di Werner Herzog, Das Dämmern Der Welt è un’esperienza sonora maestosa e fisica documentata da sei paesaggi sonori oscuri, di matrice ambient drone.
Un’atmosfera soffocante dipinge lo scorrere delle tracce con l’artista che attraverso la sua musica crea un senso di intorpidimento e confusione, testimonianza di una mente distorta e flemmatica.
Ad aprire l’album, la title track si presenta come un flusso morbido e spettrale composto da sinusoidali fluttuanti. Il produttore di Amburgo realizza un tappeto di droni stratificati che subiscono leggere variazioni durante il corso della produzione, mentre affida a scariche di distorsioni e feedback il compito di dare dinamicità alla composizione.
A seguire Fugue è composta da una sequenza di archi che vanno a squarciare lentamente il silenzio con Bonzaii impegnato a mantenere per tutto il brano un senso di angoscia e inquietudine generato dalle oscillazioni selvagge.
Seamless riprende la struttura di Fugue con la differenza sostanziale che sta nelle sonorità del brano e nella texture: la quarta traccia è morbida ed eterea, un continuo cullare l’ascoltatore con le onde sonore in una sorta di catarsi. Uno dei momenti più rilassanti e luminosi di tutto l’album, in opposizione alle atmosfere pesanti delle tracce precedenti.
Da questo momento in poi l’album mostra l’altra medaglia della musica di Bonzaii: spazio ai suoni morbidi e ai tappeti dilatati che trovano nella conclusiva Destruction il suo momento di massima espressione.
Das Dämmern Der Welt si addentra nelle profondità della psiche andando ad esplorare tutte le fasi di un’allucinazione, dai momenti più bui a quelli di vera estasi. Il risultato finale è un ipnotico arazzo sonoro di matrice ambient impregnato di elementi drone.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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