Bridget Ferrill & Áslaug Magnúsdóttir
Due mondi diversi e ricchi di contrasti quello di Áslaug Magnúsdóttir, musicista islandese già al clarinetto nel trio Samaris, e quello di Bridget Ferrill, compositrice elettronica statunitense, le quali si uniscono in Woodwind Quintet. L’Ep collaborativo uscito il 20 luglio per Subtext nasce da uno studio sui contrasti dei diversi mondi musicali, uno più classico, l’altro più digitale ed elettronico. Ne scaturisce qualcosa di unico e imprevedibile composto da vibranti impulsi elettrici, patch e frammenti sonori che s’intrecciano, si spezzano e si dividono trasportando l’ascoltatore in uno stato di alienazione.
L’Ep si apre con il singolo Sensitive Town, un mix di suoni tradizionali di estrazioni classica e intricati elementi ritmici posti in maniera illogica.Una trama complessa ed elettrizzante, un groviglio di voci elaborate, percussioni, un’arpa dissonante e modulari creano in un’unica canzone tanti mondi diversi.
Impulsi elettrici e interferenze fanno strada in Gossip ad un cuore classico composto da piano e archi, un brano che vive di contrasti con continue interruzioni date dai campioni o dagli arpeggiatori utilizzati per rendere la trama mutevole e ricca di sfumature.
A seguire in Metal Slug Sings convivono gli strumenti acustici con quelli digitali, un vortice esplosivo tra melodia e dissonanzecon una serie di stili diversi che rendono il brano un interessante patchwork.
Una formula caratteristica che si ripete con Eternal Liquid Sad quella di usare un groviglio di suoni diversi per condurre l’ascoltatore in un immaginario fuori dal tempo. Piccoli pezzi di un puzzle sonoro s’incastrano perfettamente dando come risultato una tela astratta alla Kandinsky.
Il rischio di sfornare un minestrone era alto, eppure Bridget Ferrill & Áslaug Magnúsdóttir hanno saputo dosare ogni ingrediente, ne viene fuori un lavoro ben equilibrato in grado di saltare da uno stile ad un altro con coerenza. Woodwind Quintet esce fuori dagli schemi convenzionali risultando un Ep piacevole che si lascia ascoltare tutto d’un fiato.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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