Bruno Dorella e il legame tra suono e corpo
Una performance emotiva
Bruno Dorella presenta il suo secondo album, il primo di musica elettronica, dal titolo Paradiso in uscita il 25 novembre 2022 per l’etichetta indipendente 13/Silentes, con distribuzione fisica Goodfellas e digitale Audioglobe.
Il disco è l’ennesima testimonianza per l’artista del suo concetto di arte e della capacità di creare rapporti trasversali tra musica e danza, suono e corpo.
Paradiso è, infatti, stato concepito per il progetto performativo del gruppo nanou, precisamente per il loro ultimo spettacolo. La compagnia di danza contemporanea e arti perfomartive, fondata da Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci e Roberto Rettura, collabora con Dorella già da tempo, anche se per Paradiso la scrittura si è focalizzata sui corpi e sulla coreografia dello spettacolo.
Le tracce sono tredici, anticipate dal singolo Saturno che esprime chiaramente gli intenti e la vocazione dell’intero disco, in cui si susseguono ritmi e sonorità in sovrapposizione, ideali per un viaggio all’interno del suono e della sperimentazione.
Altri pezzi come Mercurio, Venere, Sole o Ipersfera lasciano sospesa l’attenzione e spingono emozioni e percezioni tra arrangiamenti delicati e potenti distorsioni di suono.
Verso la fine del disco, da Primo Mobile a Paradasia, passando per Paradiverso, si vive una profonda ascesa verso Paradiso, title track che chiude il lavoro. Voce del brano conclusivo, Francesca Amati dei Comaneci (che troviamo anche in Stelle Fisse), con la quale Dorella porta a termine il suo obiettivo, modificando la lingua e scomponendo le sillabe di ciò che Francesca canta, dando così un risultato nuovo e particolarissimo che aggiunge ‘confusione’ al tutto.
Bruno Dorella descrive un’altra avventura creativa innescata durante il lockdown, dalla riflessione sulla possibilità di spettacoli post-pandemici e su come riportare il processo performativo verso nuove formule. Il Paradiso di Dorella riesce nell’impresa e apre altri e nuovo scenari nell’arte performativa e non, intesi a creare nuovi flussi emotivi e musicali in grado di raccontare il nostro tempo.
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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