Burla22 & Alfre D’: il suono delle parole
Quando la forza delle parole incontra la potenza del suono, nasce una musica immaginifica, un canovaccio sonoro che rimanda tanto al canto in stile sprechgesang di Tricky quanto lo spoken word di Kae Tempest.
Un fiume in piena di parole e suoni chiamato Creatura, il nuovo album realizzato da Burla 22 (street artist e sound designer) e Alfre D’ (rapper e scrittore) per Light Item Records.
Il disco perlustra con le parole l’emotività dell’essere umano passando dal personale alla critica di alcuni fondamenti del sociale nel tipico rimbalzo che ci pone la vita in sé.
L’album si apre con i synth ambientali e le ritmiche non convenzionali di Piccole parti di genere umano mentre lo spoken word di Alfre D’ suona come un tagliente attacco verbale: «Son stato generoso nella vita infatti sono povero in canna, meglio di te che hai la villa sì, coi soldi di mamma» barre che descrivono perfettamente la condizione di una fetta di questa nuova generazione.
Le musiche di Burla22 creano con glitch e suoni organici trame ipnotiche e avvolgenti che favoriscono lo scorrere dei testi introspettivi come Ipotesi di un possibile futuro del mondo. In Creatura si evince subito la maggiore attenzione di Burla22 per l’aspetto cinematico delle strumentali dovuto al tentativo di creare un’atmosfera soffocante che accompagni i versi di Alfre D’.
In Conclusioni sui loop personali la musica generativa dei sistemi modulari crea un contrasto piacevole tra i cupi frammenti elettronici e il morbido tappeto di sintetizzatori. L’inizio rarefatto e angosciante lentamente lascia spazio ad un paesaggio disteso riuscendo così a mantenere sempre massima l’attenzione per l’ascolto.
Mentre le parole di Alfre D’ stuzzicano la mente e la riflessione, la musica di Burla22 stimolano il corpo e lo spirito. L’elettronica incontra il sound design moderno e il rap lo spoken word dando vita appunto ad una nuova Creatura.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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