I Byenow e il loro concetto di e v e
Not only Christmas Eve
E se l’attesa del piacere fosse essa stessa il piacere stesso? Che il riferimento abbia ricordato la pubblicità del Campari, Oscar Wilde o Aforismi.it, poca cambia, poiché a tutti verrà da pensare che è proprio così. L’attimo della vigilia di qualcosa che sta per arrivare è sempre qualcosa che emoziona tantissimo, adrenalina, paura, desiderio, tutto si fonde ed è pronto a sparire, quando quella cosa alla fine si compie.
I Byenow sono un duo piemontese che, dopo l’esordio nel maggio 2020, è in uscita con un nuovo Ep dal titolo e v e. Ecco il punto di intersezione, questa osannata vigilia, quella che i Byenow hanno reso, allo stesso tempo, motore e protagonista della loro scrittura musicale.
Registrato ed autoprodotto, e v e viene presentato dai Byenow come una sorta di cortometraggio, montato dalle otto miniature che lo compongono, ricco di flashback, stacchi, luce e buio.
E v e è un piccolo scrigno in cui sono racchiuse canzoni che si legano tra loro attraverso prospettive elettroniche, minimalismo e grande profondità.
La sensazione immediata, dal primo pezzo f i r e p l a c e, è davvero quella di attesa, questo ormai acclarato attimo prima, perché l’inizio del brano è lento, come un lungo accordarsi, sistemare strumenti, posizionarsi correttamente, ogni tanto il breve accenno di una voce. Altri brani strumentali, come Saturday o High Fidelity For Music and Voice seguono questa intenzione, lasciando sempre un pò con il fiato sospeso.
Laddove entra in gioco la voce, come in Walk Song o Summer Days, essa si mantiene fragile, innocente, il valore in più ad una strumentazione accorata che stringe l’ascolto ancora più vicino al cuore.
I Byenow hanno sicuramente compiuto un’evoluzione e questo lavoro in studio è interessante quanto intenso e vale davvero la pensa fare questo piccolo viaggio.
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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