Il gioioso rumore dei C_G
C_G è l’album omonimo del duo composto da C_C ossia Eduardo Ribuyo, cofondatore della label belga Third Type Tapes, e Ilia Gorovitz aka G, cofondatore della berlinese Edelfaul Recordings per la quale è stato pubblicato il disco.
Da un lato c’è la potenza ritmica di Ilia tra rimbalzi e riverberi, dall’altro l’elettronica cruda, rumorosa e dirompente di Eduardo. Due entità che si attraggono e si respingono tra tensioni grezze e ritmi primordiali. Il risultato sono le sei tracce di C_G, sei stati d’animo molto diversi per un vortice di suoni, battiti e ronzii all’insegna della libertà di sperimentare attraverso l’esplorazione delle timbriche e la curiosità illimitata nello sfruttare le potenzialità degli strumenti.
La prima traccia, Testing The Waters, è un susseguirsi di sussulti ritmici e impulsi elettronici minimali in forma libera, improvvisi e scollegati. Punti luce per una produzione senza un crescendo clamoroso ma che si mantiene in uno stato di continuo disturbo. Normalising Cruelty è una bordata di rimbombanti poliritmie, i sintetizzatori si cimentano con feedback lancinanti. La seconda traccia è frenetica e nervosa nata dal conflitto tra i toni aspri dell’elettronica e la spazialità del drumming. Liquid Treadmill combina caos e ordine, casualità e linearità. Se la parte ritmica suona dritta, tutt’altro si può dire dei sintetizzatori lasciati liberi di improvvisare e riempire i vuoti della batteria. Il finale è un’esplosione di ronzii e feedback su una marcetta che scompare in dissolvenza. Di una bellezza pionieristica, Systemyc Failure nasce prevalentemente dai break e dai suoni storti di batteria, una fitta trama di sincopi ritmiche, un’incursione nel mondo di Aphex Twin che dà una ventata di freschezza alla produzione.
C_G è un album figlio della spontaneità, intuizioni giocose al servizio della tecnica, suoni crudi e potenti ritmiche come elementi cardine delle due forti personalità. Un disco stimolante, complesso e visionario all’insegna delle infinite possibilità della musica contemporanea.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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