Camila Fuchs: la semplicità degli elementi naturali
I Camila Fuchs sono un duo composto dalla messicana Camila de Laborde e dal tedesco Daniel Hermann-Collini, con attualmente sede a Lisbona. Un melting pot culturale che sfocia in un mix sonoro fresco e accattivante: pop, elettronica, sperimentazione e psichedelia al servizio di una voce spettrale e dalla sensibilità avant-garde. Tutto ciò lo si può trovare nel nuovo album della band, Kids Talk Sun, il terzo della loro carriera, in uscita il 13 novembre 2020 per Felte.
L’album ha l’attitudine fanciullesca, la stessa curiosità giovanile nell’approcciarsi al mondo si riversa nelle sonorità colorate e fantasiose del disco. Kids Talk Sun è una riflessione sull’infanzia, parla appunto delle relazioni tra gli esseri umani e della relazione tra quest’ultimi e la natura.
Si parte subito in maniera radiosa con Sun, una traccia ipnotica sulla quale si staglia la voce quasi sussurrata di Camila. Un mantra dai suoni cosmici, al quale l’unica pecca che si può recriminare è la sua staticità. Con Moon’s Mountain i due cambiano registro e si addentrano nei meandri del trip hop dai suoni cupi e accattivanti. Sicuramente rispetto al brano precedente il duo spinge di più, giocando con la sensualità della voce e l’uso dell’elettronica che ne risalta il timbro. Non mancano momenti eterei e sognanti (Gloss Trick) o tracce dai suoni organici e ariosi (Sandstorm). Ciò che caratterizza la musica dei Camila Fuchs è l’uso della voce come strumento aggiunto. Nel viaggio onirico e grondante di angoscia di Come About, Camila si traveste da Bjork e va in scena su una trama nervosa e coperta da una fitta coltre metallica.
Ogni traccia è un richiamo ad eventi naturali, per questo motivo l’album in alcuni punti sembra elementare ma sta proprio nella “semplicità” quel quid in più che fa di Kids Talk Sun un buon lavoro.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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