Nella casa di Fabio Capanni
Intimo e delicato, Home segna l’esordio come solista per Fabio Capanni, dopo un ventennale passato a collaborarecon Materiali Sonori. Il musicista e compositore fiorentino realizza un’opera incentrata sulla chitarra elettrica: otto brani evocativi sviluppati esplorando le possibilità armoniche dello strumento a sei corde.
Gli otto suggestivi paesaggi sonori sono il frutto dell’interazione tra il pianoforte e la chitarra elettrica, raffinate tessiture che fanno emergere la potenza espressiva del linguaggio di Capanni.
L’album si apre con le note scintillanti di Dawn, un mix di ambient e modernclassical, una solida architettura che verte sul suono pulito del piano intrecciato con le chitarre dilatate per formare un flusso sonoro morbido e sognante. Segue Some Dust, un lento crescendo che si trasforma in una cascata di slide guitar nella quale s’inserisce una parte ritmica minimalista completando un affresco musicale dalla rilevante forza espressiva.
Behind The Veil è il cuore dell’album: la splendida introduzione del piano si sviluppa con delicatezza ed eleganza trovando il suo momento massimo in un flusso intimista nel quale il piano è spalleggiato dalla chitarra esaltandone la sua luminosità. StillShining mette a nudo l’animo più elettronico del Nostro. Una strumentale puramente ambient carica di tensione, accentuata dalle malinconiche note del piano. Verso la metà della traccia il brano cambia totalmente esplodendo in un vortice sonoro.
La conclusiva Don’t Close è impreziosita dal sax di Nicola Alesini, un brano caldo e ammaliante che mette in mostra tutto il potenziale di Fabio Capanni attraverso una musica soave e ammaliante.
Home è un album maturo che ti fa sentire protetto, al sicuro, proprio come ci si sente quando si torna a casa. Fabio Capanni compone un lavoro ricercato che con le sue morbide e armoniose trame sonore ti accoglie come tra le braccia di una madre.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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