Lucio Leonardi: una Cattedrale di suoni
Dopo le ultime uscite dedicate all’oceano con il moniker di Pluhm, Lucio Leonardi impegnato col side project Cattedrale firma con un nuovo tassello discografico dedicato alla guerra e allo schifo che l’uomo fa verso i suoi simili.
Rilasciato il 22 aprile 2022 da Ecate Editions, Ep I vede il musicista siciliano impegnato in un lavoro ispirato tanto dalla musica sacra quanto da quella da camera, dal drone e dalla neoclassica, nato in studio da sessioni di improvvisazioni.
L’Ep è suddiviso in due tappe, I e II, realizzate con un approccio materico al suono: ogni composizione è formata da diversi tasselli (momenti sacri, altri ambientali o droni) che incastrati insieme rivelano un mosaico più ampio.
Nel primo episodio, I, Leonardi è alle prese con un flusso magmatico: un inizio flebile tra basse frequenze e toni confidenziali si evolve spingendo verso suggestioni oniriche date dai canti sacri che spiazzano totalmente l’ascoltatore. Nella seconda parte della suite ogni elemento viene introdotto lentamente, dai droni ai synth fino all’aggiunta dei canti con i quali si raggiunge il climax della traccia fino ad ottenere un sound crudo che trasporta l’ascoltatore in una dimensione mistica e allucinata.
Il secondo capitolo, II, a differenza della traccia precedente si sviluppa a partire da pattern ritmici e feedback, con l’aggiunta della tromba in un chiaroscuro sonoro per un viaggio all’insegna del dark ambient. Una trama fredda, metallica, meno accessibile rispetto ad II, ma che lascia emergere il lato sperimentale, oscuro e magnetico di Cattedrale con la melodia della tromba a scavare uno spiraglio luminoso tra la densa e debordante sintassi tonale.
Ep I è un lavoro ardito: complesse architetture sonore abbracciano generi diversi per ottenere un incredibile universo sonoro nato come rifiuto nei confronti della guerra e di tutte le azioni deplorevoli commesse dall’uomo negli ultimi anni.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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