Cellarkalt: poetico nella sua imperfezione
Lo scrittore e musicista Benedikt Schmidt rispolvera il suo vecchio progetto Cellarkalt con il quale firma la prima uscita della nuova etichetta digitale Jetztwelt. Pubblicato il 5 agosto 2022, Neues Licht an unbestimmtem Morgen è un album poetico e imperfetto che suona strano e crudo, a volte persino psichedelico, con un approccio do it yourself.
Cellarkalt parla attraverso il rumore delle macchine: nella prima traccia Nächtliche Abfertigung si susseguono percussioni ottenute con oggetti e stridenti suoni di sintetizzatori, il tutto carico di riverbero per dare ancora di più un effetto industriale e ipnotico al sound.
Offene Fragen si apre con un arpeggio metallico in loop, mentre in secondo piano Schmidt crea un tappeto sonoro composto da droni e feedback ululanti che avvolgono l’ascoltatore di un’atmosfera spettrale. L’arpeggio continua imperterrito per tutto il brano a metà strada tra un suono ipnagogico e un rumore ossessivo.
Il momento migliore del disco va ricercato nella parte centrale con Umleidung e Knusper in Chile: la primaa cavallo tra dark-ambient e drone è la visione aliena e allucinante di Cellarkalt, bordoni sintetici e impulsi elettronici s’intrecciano dando vita ad una trama complessa realizzata ibridando modulari con giocattoli modificati. La seconda invece è una pioggia acida di circuiti elettrici inquieti e tenebrosi. Benedikt Schmidt è un artista capace di disegnare ambienti distopici e apocalittici, come questa quinta traccia, puntando sull’uso delle ripetizioni e dei pattern per fare subito presa sull’ascoltatore.
La sperimentazione elettronica prosegue con Alles Was, una traccia un po’ cupa ma allo stesso tempo sognante, suoni futuristici dai rimandi cyberpunk che esercitano un certo fascino sull’ascoltatore.
Cellarkalt ha realizzato un buon album: musicalmente Neues Licht an unbestimmtem Morgen deve molto all’elettronica di matrice industriale e alle sonorità di stampo drone/dark ambient, il tutto suonato con quell’attitudine punk che dà alla sua musica un senso di libertà e imprevedibilità.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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