Ruin: il ricordo dell’estati dell’infanzia
Dopo l’ottimo debutto con l’omonimo album nel 2020 e a distanza di un anno da The Mold Legacy rilasciato per Dornwald Records, i ЧЕРНИХОВ (Cernichov) tornano con il loro sound monolitico e primigenio in uno split condiviso con Dope In The Pig Bags, pseudonimo di Andrea Prevignano, ex batterista della noise band Kermite titolare dell’etichetta Asbestos Digit.
Pubblicato il 15 giugno 2022 per l’etichetta francese Solium Record e masterizzato da Anacleto Vitolo, RUIN è composto da 2 tracce con le quali ricreare i suoni e le sensazioni legate alle torride estati dell’infanzia, immersi nella natura, tra il ronzio assordante degli insetti, accecati dal sole e senza fiato per il caldo asfissiante.
David Gutman, Marco Mazzucchelli e Andrea Prevignano hanno lavorato fianco a fianco palleggiandosi le due tracce, modificandole ripetutamente fino ad ottenere un omaggio a quel mondo fanciullesco irrimediabilmente rovinato di cui restano soltanto i ricordi.
La prima traccia, Obey Diptera, è una pioggia di frammenti noise che ben fotografano quel mondo ormai perduto. Un brano dall’identità mutevole che dopo un’inquietante stasi iniziale, si evolve in un ambiente soffocante pervaso da riverberi, suoni graffianti ed interventi elettrici minimali e metallici utilizzati per dare un senso di oppressione.
Suoni alienanti e stratificazioni di distorsioni fanno di Afa Asfissiante una traccia disturbante di ambient-drone.La composizione è un lento flusso magmatico intriso di clangori industriali che si fanno strada in un soudscape cupo e spettrale. Sebbene rispetto alla precedente sia meno violenta, dal suo canto la seconda traccia ne guadagna di narrazione dalla forza viscerale.
Un mondo oscuro dai lunghi fraseggi tempestati da rumori sinistri, espressione di una narrazione violenta e ossessiva che fa di Ruin uno split adatto ai cultori delle sonorità drone, dark-ambient e noise.
Astenersi deboli di cuore e amanti dei suoni puliti.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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