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Cellophane Memories: visioni eteree e luci notturne

Il sodalizio artistico fra Chrystabell & David Lynch prosegue spedito. Gli amanti di Twin Peaks ricorderanno la musicista e attrice texana soprattutto nei panni dell’agente Tammy Preston, ma è soprattutto da un punto di vista strettamente musicale che i due s’intendono.

D’altronde non è certo una novità: il rapporto tra il Maestro Lynch e la musica è sempre stato essenziale in ognuna delle sue opere e a tal proposito basta citare l’esibizione di Rebekah del Rio in Mulholland Drive (2001), a cui Lynch assegna un momento di svolta e catarsi all’interno del film, e, ovviamente, la straordinaria colonna sonora di Twin Peaks ad opera del compianto Angelo Badalamenti.

Cellophane Memories, in uscita il 2 agosto 2024 per Sacred Bones, è il terzo incontro (oltre alla colonna sonora di Inland Empire) fra Chrystabell e Lynch, sequel di This Train (2011) e dell’Ep Somewhere in the Nowhere (2016). Il territorio sonoro resta quello ormai noto, una sorta di art/dream pop dalle tinte eteree e allo stesso tempo misteriose, e come potrebbe essere altrimenti? Il binomio sensualità/mistero, canonico nel cinema del regista, trova una sua rappresentazione musicale nell’avvolgente voce di Chrystabell, ma anche nel concept alla base del disco. Lynch, infatti, sostiene che l’ispirazione per l’album sia arrivata da una visione notturna mentre passeggiava in una foresta, attratto dalla luce sulla cima degli alberi che lo circondavano.

E in effetti basta ascoltare la doppietta iniziale She Knew/The Sky Falls per rendersi conto dell’alone criptico che permea la voce di Chrystabell, in questo caso più sfuggente e mistica che mai. Sovrapposizioni vocali, l’ethereal wave di stampo Cocteau Twins a emergere nelle tenui melodie in sottofondo, la sempiterna maestria di Julee Cruise come faro: c’è tutto quello che ci si aspetta, senza mai risultare fortunatamente scontati e piatti.

Ed è probabilmente proprio questo il pregio principale dell’album. Riuscire a suonare, se non innovativi, sicuramente riconoscibili, come testimoniano i momenti migliori del disco: la delicatezza di So Much Love riassume le influenze citate, così come The Answers to the Questions prende a modello i Chromatics per re-interpretarli nell’essenzialità che permea l’intero disco.

Pur trascinandosi dietro una patina retro che finisce col depotenziare parzialmente il risultato, Cellophane Memories è la collaborazione più convincente fra Chrystabell e David Lynch, che sembrano aver trovato una quadra invidiabile. L’album mette in mostra il background del regista e allo stesso tempo valorizza Chrystabell come mai prima d’ora, complice una scelta delle melodie accorta e cadenzata. Artigianato in salsa dream pop.



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