Play with Coding Candy!
A un anno dall’Ep More Than Bits, Luigi Cirelli aka Coding Candy ritorna in pista con Play.
Un nuovo Ep per il producer di cremona, pubblicato il 7 dicembre per H3llo Records. Sei le tracce che lo compongono di cui due inediti e quattro remix all’insegna della club culture.
Il nuovo lavoro è stato registrato da Domenico Vigliotti (Patti Smith, Giuradei, Dunk) e Andrea Rovacchi (Julie’s Haircut) al Bunker Studio di Rubiera.
Strangers in Your Arms permette al producer di spingersi verso nuove sperimentazioni, con l’elettronica in bilico tra anni ‘80 e anni ‘90, classico vocoder che strizza l’occhio ai Daft Punk e uso dell’arpeggiatore. Ci consegna una traccia calda e colorata.
Più pop Chr1stm4s T1m3 che sorprende per l’uso inedito delle line vocali, anche l’elettronica in questo caso si fa coinvolgere dall’atmosfera natalizia.
Il raggio di azione dell’Ep si allarga con i quattro remix: Goodbye & Good Luck viene rivoluzionata da Mass Prod. Sapore industriale coadiuvati da esperimenti poliritmici che danno alla traccia un connotato cupo e avvincente.
Nothing To Be Afraid Of nelle mani di Frank Sinutre si gonfia con sonorità synth pop, senza snaturare l’anima della traccia e donandole freschezza.
Si salta in pista con Daniele Baldelli, storico dj della Baia degli Angeli e del “leggendario” Cosmic e Marco Dionigi, dj di Alter Ego e Mazoom. La loro versione di Gone Soon è tutta da ballare con inserti cosmici e disco.
L’ultimo remix spetta a Jørgen Thorvald: Stranger in Your Arms cambia connotati, si veste di techno, quella algida e celebrale di matrice berlinese. Risalta in questa versione la parte ritmica e i synth acidi usati magistralmente.
Ad ogni uscita firmata da Coding Candy, Luigi Cirelli aggiunge un tassello al suo puzzle. Dopo aver mixato pop, elettronica e rock il Nostro si spinge ancora oltre e lo fa con maturità ed eleganza.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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